
04/02/2009
h.17.30
L’Agenzia Parma Energia srl è stata istituita nel giugno 2006 con il duplice compito, di supportare le PA, impegnate nelle politiche ambientali (Provincia di Parma e Ass.ti Ambiente, Urbanistica, Mobilità del Comune) da un lato ad elaborare strumenti tecnico scientifici per migliorare l’utilizzo di energia pubblica e privata nel Territorio di Parma, in secondo luogo a contribuire attivamente alla divulgazione dei temi legati alle opportunità di sviluppo del settore della sostenibilità energetica, dell’efficienza e della diffusione delle fonti rinnovabili.
Con queste finalità, l’Agenzia Parma Energia, organizza il 6 febbraio un workshop full-day (Centro Congressi dell’Auditorium Paganini di Parma) per approfondire il tema della Geotermia, ad uso civile ed industriale, in sintonia con gli obiettivi programmatici della Comunità Europea, di cui l’Agenzia stessa è rappresentante nel Territorio di Parma (clicca qui per scaricare il programma).
Il potenziale termico della Terra, considerando solo i primi 10 km di crosta terrestre, è enorme. Il flusso di calore che raggiunge la superficie dall’interno del pianeta è stimato in 40TW pari a due volte e mezzo il consumo mondiale di energia di 15 TW.
Il rispetto del protocollo di Kioto entro il 2012 e gli obiettivi dello European Strategic Technology Plan del 20-20-20 entro il 2020 (riduzione del 20% dei gas serra e dell’uso di energia primaria e 20% di produzione da energie rinnovabili) sollecitano ad incentivare il ricorso anche alla geotermia, settore rimasto di nicchia rispetto ad altri (eolico e fotovoltaico) più di moda e più finanziati, nonostante l’Italia sia stata la prima Nazione a produrre energia elettrica da fluidi geotermici e sia al quinto posto nella classifica mondiale di produzione di energia geotermoelettrica, dopo Usa e Messico, ben più vasti del nostro Paese con le sue isole vulcaniche. L’Italia vanta quindi anche uno stimabile bagaglio di conoscenze e competenze.
Il convegno del 6 febbraio, dal titolo “Il calore della terra: una risorsa da valorizzare. Il caso Ikea di Parma e le applicazioni più avanzate della geotermia” (Parma, 6 febbraio, Parco Eridania, Auditorium Paganini, Centro Congressi, Sala A. Ore 9-18,30, la partecipazione gratuit, è gradita l’ iscrizione), riunisce alcuni tra i massimi studiosi del settore e vuole essere una occasione di informazione e confronto tra esperti, aziende e istituzioni.
In particolare, sarà presentato l’impianto realizzato da Ikea a Parma, grazie anche alla collaborazione dell’Agenzia, un sistema costituito da 213 geosonde chiuse a sviluppo verticale, con una potenzialità nominale di oltre 1000 kW frigoriferi e di 1500 kW termici che ha permesso di risparmiare in un anno ben 2000 barili di petrolio, evitando così l’emissione di un quantitativo di Co2 paragonabile a quello “catturato” da una foresta di oltre 60.000 alberi.
Le attuali tecnologie geotermiche si suddividono in due grandi famiglie: la prima, detta a
Questo significa che potendo trasferire tale temperatura ad un liquido che verrà fatto circolare in un impianto che scambia calore con l’esterno, ad esempio in una casa, avremo ottenuto di pre-riscaldare d’inverno e pre-raffrescare d’estate gli ambienti. Questo tipo di applicazione comporta un impatto ambientale minimo o nullo e costi contenuti. E’ impiegata perlopiù nelle piccole realtà civili.
La seconda grande famiglia di tecnologie geotermiche riguarda quelle dette ad
Va da sé che tale applicazione riguarda un settore più ristretto per condizioni geo-pedologiche, che non sussistono ovunque, e per un’attività che si inquadra nel settore industriale, anche per i rischi connessi.