
24/06/2011
“Sono veramente sconcertato nell’apprendere che il Pd con almeno un mese di ritardo intervenga sul bilancio di Asp dicendo, sostanzialmente, le stesse cose che abbiamo detto io e Cattani, e cioè che l’indubbio risultato positivo del risanamento del bilancio di Asp è ancora legato a interventi una tantum e che il risanamento strutturale potrà avvenire solo dal 2013 con l’apertura di nuove strutture”. Risponde così l’assessore al Welfare del Comune di Parma Lorenzo Lasagna alle dichiarazioni di oggi del Pd su Asp “Ad Personam”
“Certo – prosegue Lasagna – il Pd omette di rilevare come, nel frattempo, Asp abbia evitato di aumentare, dal 2007, le rette e abbia raggiunto importanti risultati anche nella qualità del servizio, come ben dimostrano, ad esempio, gli ultimi report sulle piaghe da decubito e il questionario di gradimento compilato dai famigliari degli ospiti”. Oltre a ciò, la qualità del servizio è stata incrementata anche con l’aumento mensile delle prestazioni infermieristiche del 10% rispetto a quelle concordate con l’Azienda Usl. Lo stesso è avvenuto per i fisioterapisti e per i servizi genericamente intesi.
“È perciò inaccettabile – dice ancora l’assessore – che per puro amore di polemica oggi il Pd debba agitare lo spettro di un’inesistente difficoltà di bilancio”.
“Anche per quanto riguarda il WCC – conclude Lasagna – l’Amministrazione ha espresso una posizione chiara: se la copertura finanziaria necessaria a realizzare il progetto in piena sicurezza economica non dovesse essere garantita, l’Amministrazione provvederà a realizzare nuove strutture, moderne, efficienti, aumentando il numero dei posti disponibili e consentendo al bilancio di Asp di entrare dal 2013 in una fase di risanamento strutturale”.
Quanto all’affermazione che si stia smobilitando il patrimonio di Asp il presidente Giancarlo Cattani spiega che “è stata venduta la gestione della Farmacia San Filippo Neri, che non è strategica per il funzionamento dell’Asp, e che è stata venduta a un rialzo rispetto alla base d’asta di 500 mila euro, quindi a 2 milioni e 700 mila euro rispetto ai 2 milioni e 200 mila di basa d’asta. Questo è un risultato economicamente importante, tutt’altro che una svendita”.