“Il Regio non è più a 5 stelle”

30/08/2012
h.17.10

“La fuoriuscita della Fondazione Monte di Parma dalla Fondazione Teatro Regio conferma, se ce ne fosse ancora bisogno, la gestione incompetente ed improvvisata della più importante istituzione culturale cittadina da parte del sindaco e dell’assessore Ferraris” afferma Giuseppe Pellacini, capogruppo dell’Udc in Consiglio Comunale.
“La trasparenza e la condivisione tanto sbandierate da Pizzarotti in campagna elettorale – prosegue l’esponente centrista – sono rimaste lettera morta persino nell’ambito degli organi che istituzionalmente sono designati a prendere parte alle decisioni che gli competono, vedi nel caso in esame il consiglio di amministrazione del Teatro Regio.
L’iniziativa, inopportuna quanto scriteriata nei tempi e nei modi, di interrompere il decennale rapporto con la sua orchestra, non è stata discussa e condivisa con gli altri soci. L’impulso di sostituire in corsa un’opera (Otello) con un’altra (Rigoletto) già vista e rivista, denota la completa incompetenza e mancanza di rispetto nei confronti del proprio pubblico, che nel Festival Verdi è internazionale.
Il fatto di non completare le registrazioni in alta definizione delle opere rappresentate nelle varie edizioni per farne un cofanetto, dimostra una totale miopia culturale e di marketing. Aver lasciato perdere un partner come Mediaset, che pubblicizzava il festival gratuitamente su tutte le proprie reti, e lo faceva davvero, palesa la misera visione delle potenzialità del Teatro Regio.
Non aver ancora provveduto all’individuazione e nomina del nuovo Sovrintendente – continua Pellacini – significa che al Movimento 5 Stelle non importa nulla della gestione del nostro teatro, sul quale, lo ricordiamo se per caso al sindaco ed all’assessore fosse sfuggito, sono puntati gli occhi di tutto il mondo culturale musicale nell’imminenza delle celebrazioni del 2013.
E siamo solo all’inizio: ci dichiariamo sinceramente preoccupati di cosa uscirà in futuro dal cilindro della gestione monocratica della Fondazione Teatro Regio da parte del sindaco Pizzarotti e del movimento che rappresenta: intanto – conclude Pellacini – il Teatro Regio non è più a 5 stelle.”

lombatti_mar24