“Immigrazione non regolata è sinonimo di microcriminalità”

SMA MODENA
lombatti_mar24

03/05/2012
h.16.40

Margherita Boniver, ex sottosegretaria agli affari esteri del governo Berlusconi, ha fatto visita a Parma per sostenere la candidatura di Paolo Buzzi a sindaco. Con lei e con Luigi Giuseppe Villani capogruppo PdL in Regione, il candidato sindaco del Popolo della Libertà ha parlato di immigrazione.
Paolo Buzzi: «Purtroppo oggi parlare d’immigrazione e di microcriminalità è quasi scontato poiché in molti casi, una cattiva gestione dei flussi migratori in entrata è alla base di un aumento dei reati di strada: proprio la realtà che stiamo vivendo anche a Parma in questi mesi. Parlare dunque di sicurezza dei cittadini non può prescindere dall’affrontare questo delicato argomento, anche a rischio di essere tacciati di xenofobia. Ma non si può più chiudere gli occhi, come già avvenuto in passato, o arroccarsi su posizioni radical-chic da salotto, per le quali “l’extracomunitario è tanto cool”…».
Più tranchant Luigi Giuseppe Villani: «Le cronache di questi giorni non fanno altro che proporci storie di malagiustizia in cui clandestini, senza fissa dimora e pregiudicati vengono catturati dalle Forze dell’Ordine ma poi, processati e condannati, tornano in poche ore in libertà perché questa Magistratura – forse troppo in altre faccende affaccendata – non riesce più a garantire quella “certezza della pena” che sta alla base di ogni ordinamento democratico. Al ministro “tecnico” Riccardi, che vorrebbe riaprire le frontiere, diciamo forte e chiaro che non è più il tempo di misure demagogico-umanitarie: in Italia c’è bisogno di lavoro, ma prima di tutto per i nostri giovani. Questa è la nostra priorità».
Margherita Boniver: «Concordo nel giudicare l’immigrazione un’emergenza, aggravata dalla crisi economica mondiale. E concordo nel definire demagogiche le proposte di chi vorrebbe concedere troppo liberamente lo ius solis, anche in considerazione che così non è in nessuna parte d’Europa… Per quanto riguarda, poi, il diritto di voto, questo deve essere accompagnato dalla cittadinanza e quindi, anche in questo caso, chi lo vorrebbe concedere con troppo leggerezza sbaglia… È stato fatto molto per gli immigrati, come testimoniano i provvedimenti sul ricongiungimento dei famigliari e la concessione a questi dell’assegno sociale. Oggi, però, bisogna vigilare perché lo ottengano solo quelli che ne hanno veramente diritto – e non quelli che sono ritornati nei loro paesi d’origine – altrimenti si rischia di penalizzare i nostri connazionali… Immigrazione significa anche convivenza e rispetto dei diritti altrui: ma significa anche riconoscimento dei doveri di cittadinanza, senza però arrivare agli eccessi della Gran Bretagna dove sono stati istituiti tribunali islamici».
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03/05/2012
h.19.30

Ho trovato molto interessante il discorso del candidato sindaco Buzzi riguardo all’immigrazione e all’emergenza della microcriminalità, problemi che non emergono solo da pochi mesi come sostiene.
Pdl, Lega, La Destra, e lo stesso Vignali, avevano fatto forte il punto della sicurezza nella loro precedente campagna elettorale.
Ora sorgono spontanee alcune domande: ancora il problema della sicurezza?
Ma buzzi non ricopriva la carica di Vicesindaco? E cosa intendono per sicurezza? Il rimpatrio degli extracomunitari? La loro ghettizzazione in un quartiere (come sembra stia avvenendo nel quartiere san Leonardo)?
Sinistra Ecologia e Libertà, con Parma Che Cambia, ritiene sia giunto il momento di superare la politica del terrore. Gli extracomunitari possono essere una risorsa per la città apportando uno scambio culturale e vedute differenti. E’ fondamentale ridare centralità ai servizi sociali in modo che le problematiche relative agli immigrati non siano più di ordine pubblico e di sicurezza.
Proponiamo di individuare una forma di rappresentanza per i cittadini stranieri che si faccia portatore delle loro esigenze, dei loro problemi in modo che si crei un rapporto di collaborazione con l’Amministrazione; sostenere le iniziative promosse dalle associazioni dei migranti per far conoscere i saperi e i sapori in modo da rafforzare l’attività di mediazione culturale.
Gli stranieri ormai fanno parte della nostra realtà, integrarli, coinvolgerli nei progetti cittadini, aiuta a farli sentire parte di una comunità nella quale possono trovare un ruolo, senza spingerli verso la microcriminalità. Con la conoscenza si abbatte la paura. Inoltre una loro regolarizzazione sarebbe importante anche per i nostri giovani abbattendo il lavoro in nero e quindi creando legalità e più concorrenza nel mercato del lavoro.
Chi propone ancora il tema della sicurezza sembra non abbia più “cartucce da sparare”. La paura più grande non è la microcriminalità n’è lo straniero, ma la corruzione, l’illegalità, che si è insidiata anche nelle istituzioni, portando città e Paese allo stremo.

Maria Chiara Alessandrini
SEL-Parma Che Cambia

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