
Alain Gennari, uno dei due coordinatori della lista del candidato Sindaco Dario Costi. Come mai hai scelto di appoggiare la sua candidatura?
C’è un forte bisogno di discontinuità con gli ultimi dieci anni di questa amministrazione comunale. La città ha bisogno di una nuova visione e di una progettualità che le permetta di rinascere. Dario Costi è promotore di un’operazione civica che fa realmente appello alla società civile. La Parma che voglio vedere domani, anche per la mia famiglia, è quella che ho visto nella progettualità di Costi, ecco perché ho scelto di impegnarmi fattivamente con lui per realizzare questo progetto.
Quali sono gli elementi di novità portati da questa compagine?
Per prima cosa l’ascolto e il dialogo con la città. Un punto critico che è apparso evidente da ogni incontro fatto fino a oggi è stata proprio la carenza di ascolto e di dialogo tra l’amministrazione uscente e la città. Questa operazione civica, ci tengo a ribadirlo, apre le porte a chiunque voglia dare un apporto positivo in termini di idee e progetti. Chiunque può passare nella nostra sede, oppure contattarci, per dire cosa vorrebbe vedere nella città di domani, e moltissimi lo hanno già fatto e lo stanno facendo ogni giorno. Un altro aspetto di fondamentale importanza è la presenza di esperti che hanno lavorato e stanno lavorando sui temi di programma al di fuori di qualsiasi logica di partito. Un approccio basato sulle competenze specifiche, pensato per costruire progettualità concrete.
All’interno di questa operazione civica qual è il tuo ruolo?
Al momento ho coordinato il gruppo relativo al punto di programma “Salute, Sport, Infanzia, Famiglia e Inclusione Sociale”. Abbiamo aperto alla cittadinanza la sede in Piazzale Arrigo Boito, 5, per quattro mercoledì, dal 16 marzo al 6 aprile. Questi incontri di ascolto, estremamente partecipati, ci hanno trasmesso innumerevoli spunti che serviranno nei prossimi giorni per una definizione di dettaglio del programma elettorale. Sono arrivati ad esempio importanti contributi sui temi dell’infanzia, dell’educativo, della salute e sanità, ma anche su problemi quali la disabilità e la famiglia. Anche il mondo del terzo settore ha dato un importantissimo contributo su molti di questi temi. Certamente posso dire che alcune parole chiave si sono ripresentate come una costante: ascolto, co-progettazione e buone prassi, sussidiarietà, fare rete, umanizzazione contro burocratizzazione. Tutti questi preziosi contributi, e quelli che ancora arriveranno, serviranno per la definizione di un programma “di” Parma e realmente “per” Parma.
Quali altri temi vedi come cruciali per il futuro di questa città?
Due temi che mi stanno particolarmente a cuore, al netto della campagna elettorale, sono la scuola e formazione, e soprattutto l’ambiente, un tema quest’ultimo che deve e dovrà essere al centro dell’agenda di qualsiasi amministrazione comunale e non solo. Sul tema ambientale il futuro è oggi, soprattutto in una città come la nostra che soffre di innumerevoli problematiche, non ultima il posizionamento geografico all’interno della pianura Padana, notoriamente afflitta da problemi di qualità dell’aria.
Sei allora diviso tra sociale e ambiente.
Coordino il tavolo del sociale per la mia storia lavorativa che mi ha visto per diciassette anni vicino al mondo della cooperazione, ma seguo il tema ambientale per passione. Sto seguendo Dario Costi nello sviluppo di alcuni temi fondamentali, ad esempio approfondendo come lo sviluppo progettuale e integrato della città possa e debba andare di pari passo con le tematiche ambientali. La città non è un semplice insieme di parti, di quartieri o di strutture, ma un organismo complesso di correlazioni. Questo organismo urbano può vivere solo all’interno di un paradigma di cura dell’ambiente, che vuole poi dire salute e qualità del vivere.
Quindi come sarà Parma domani?
Sarà una città che sa ascoltare la cittadinanza e accompagnare il cambiamento in modo condiviso e partecipato. Una città che sa rispondere ai bisogni dei cittadini, inclusiva nel senso più ampio del termine, e proiettata al futuro. PrD