INTERVISTA – Francesco Samuele (Sinistra Coraggiosa): “Fondamentale il nostro contributo per fare arrivare il centrosinistra sulla posizione no cargo”

Francesco Samuele

Francesco Samuele, da anni esponente della sinistra di Parma, è candidato alle comunali di Parma nella lista “Parma – La Sinistra Coraggiosa”.

Lo abbiamo intervistato.

Che lista è “Parma – La Sinistra Coraggiosa”?

Parma – La sinistra coraggiosa nasce dalla positiva esperienza delle scorse regionali: l’unione delle forze di Articolo uno, Sinistra italiana e di Possibile. Abbiamo portato Elly Shlein alla vicepresidenza della regione, contribuendo poi all’elezione di due consiglieri e sfiorando l’elezione di Anna Rita Maurizio.
Quella esperienza è stata ripensata, dando maggiore peso a ciò che rappresenta la parola “sinistra” in termini di programma, valorizzando il ruolo di Anna Rita, divenuta capolista, ma soprattutto dando spazio a candidate e candidati che davvero rappresentano le idee alla base del nostro programma. E’ una lista orgogliosamente di genere, a partire dalla capolista stessa, con una fortissima componente civica e con qualche esponente con grande esperienza. Davvero un bel progetto, che merita di avere un futuro.

Cosa vuol dire essere di sinistra oggi?

Vuol dire essere partigiano, rifiutare l’interclassismo e, nello scontro capitale-lavoro, schierarsi senza indugi dalla parte del lavoro. Estendendo il concetto, vuol dire essere dalla parte degli ultimi, dei fragili, degli sfruttati, di chi fa fatica a trovare un lavoro o fa fatica ad arrivare a fine mese con la sua misera pensione. Vuol dire pensare risposte per la città che diano loro speranza, speranza di una città a misura di fragilità, nell’ottica di un “altro mondo possibile”. Vuol dire rispetto per l’ambiente, cura del pianeta, perché così ci si prende cura del futuro. Ecco cosa vuol dire essere di sinistra.

Quale contributo ha portato Sinistra Coraggiosa al programma di Michele Guerra?

Devo dire grazie a chi ha rappresentato la nostra lista al tavolo di coalizione prima, ed al tavolo con Michele Guerra successivamente. Grazie davvero, perché con pazienza e determinazione sono riusciti a portare integralmente i punti che avevamo sviluppato in oltre un anno di lavoro e di ascolto di movimenti, associazioni, realtà del terzo settore.

Partiamo dal punto fondamentale: no cargo. Lo dico in modo forte e chiaro, soprattutto per rispondere all’orrido articolo della Gazzetta di Parma dei giorni scorsi: grazie alla pazienza e determinazione dei nostri esponenti, la coalizione di Michele Guerra ha accolto l’idea che la pista del nostro aeroporto non debba essere allungata, portando così alla conseguenza dell’impossibilità dell’atterraggio di cargo sulla pista di Baganzola. Ogni eventuale azione di esproprio verrà bloccata e il progetto industriale del gestore dovrà essere riformulato per garantire la sostenibilità economica del trasporto passeggeri, sviluppando così turismo ed occupazione.


“Vignali non lo temo. Dario invece è in gamba, è un candidato “pulito” e farebbe il pieno dei voti di quella parte della città che farebbe carte false pur di non avere la sinistra ed il Pd alla guida della città. Ma per fortuna si tratta di un’ipotesi alquanto irrealistica.” (cit.)


Il nostro contributo segue il filo di Arianna di “Parma: la città che si prende cura” Sono previsti investimenti su quattro filoni: welfare, ambiente, salute, lavoro, con un focus sul tema del Bilancio di genere.

a) Parma città 30, con le idee su ambiente, rifiuti, energia e, come già detto, aeroporto

b) Parma, prima chi è più fragile, con le idee su un nuovo sistema di welfare che sia davvero attento alle esigenze delle varie fragilità

c) Parma, città dei diritti e della salute 360°, con le idee su lavoro e salute

Quali temi stai portando avanti in campagna elettorale e quali idee porteresti in Comune in caso di successo?

Ho cercato di arricchire il programma della lista, recepito integralmente dalla coalizione, con una serie di idee che si riportano anch’esse a tre grandi filoni:

a) Lavoro, con l’idea del lancio del Patto per il buon lavoro tra Comune, rappresentanze sindacali ed aziende del territorio

b) Finanza etica, con l’idea dell’impegno del comune a non lavorare con realtà finanziarie che non raggiungano determinati standard di “etica”

c) Integrazione: per ridurre, od addirittura azzerare i fenomeni di degrado e microcriminalità presenti sul nostro territorio non si può non lavorare con le comunità di migranti per far si che davvero entrino a far parte della città. In particolare, un grande lavoro deve essere svolto in scuole, nel carcere, nei quartieri più difficili. Non esistono migranti di serie A e migranti di serie B: la positiva accoglienza di chi è fuggito dalla guerra in Ucraina deve essere estesa a chiunque lasci il proprio paese, per qualunque ragione.

Aggiungo un paio di elementi. Nei mesi scorsi, quando la mia candidatura non era nell’aria, ho partecipato al tavolo di lavoro che ha portato alla realizzazione della proposta di istituzione dell’Assessorato per la pace. Inutile dire che lavorerei alacremente perché l’istituzione, promessa da Michele Guerra nel corso dell’incontro sul punto promosso dal Tavolo per la Pace e dalla Giovanni XXIII di Parma, sia davvero funzionale agli obiettivi che il tavolo di lavoro si era prefisso ed , in particolare per la promozione di una cultura della pace.

Qui la mia pagina, per maggiori informazioni su queste ed altre idee e per potermi contattare.

Temi più Vignali o Costi?

Vignali non lo temo. Dario invece è in gamba, è un candidato “pulito” e farebbe il pieno dei voti di quella parte della città che farebbe carte false pur di non avere la sinistra ed il Pd alla guida della città. Ma per fortuna, si tratta di un’ipotesi alquanto irrealistica.

Gli animali sono diventati palese strumento di propaganda elettorale. Cosa dici, tu che hai fatto delle adozioni del cuore di cani disabili?

Sono disgustato. Disgustato dall’utilizzo che tanti fanno, in funzione puramente elettoralistica, di temi di cui sanno poco o nulla. Disgustato anche dal comportamento di certi “animalisti” che si sono fatti catturare dalle sirene… ma davvero pensate che questa gente farà qualcosa per il benessere degli animali, dopo aver sperperato, in precedenti esperienze amministrative, centinaia di milioni di euro in opere faraoniche del tutto inutili? Fidiamoci di chi è animalista dalla prima ora, non delle sirene ammaliatrici!

Andrea Marsiletti

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