
Intervista a Francesco Zanaga, coordinatore di Italia Viva di Parma, alle elezioni comunali di Parma impegnato a sostegno della lista “Cantiere riformista” a sostegno di Michele Guerra.
Come pensi stia andando la campagna elettorale del candidato civico del centrosinistra Michele Guerra?
Molto bene. Non potevamo scegliere un candidato sindaco migliore
Qual è il ruolo del Cantiere riformista all’interno della coalizione?
Bella domanda. Radunare le idee riformiste che non si ritrovano nei partiti che troppo spesso sono stati ingessati dagli apparati e non hanno governato in modo liberale. Il concetto alla base del Cantiere è” “un luogo aperto non ingessato”.
Quali sono le proposte del programma di Michele Guerra nelle quali più si è vista la mano del Cantiere riformista?
Abbiamo messo l’accento su tutti i punti del programma ma in particolare crediamo che la prima sfida da vincere sia quella di affrontare i problemi reali delle famiglie, che oggi combattono con un’inflazione pesantissima e di pari passo creare sviluppo con nuovi posti di lavoro. Il Comune deve creare le condizioni per fare in modo che il lavoro venga creato. Fra le nostre proposte abbiamo un grande progetto per un vero rilancio del quartiere San Leonardo. Il nuovo Workout Pasubio deve diventare gli “Studios di Parma” per portare in città le grandi produzioni per tv, radio, nuovi media. Questa industria è in continua crescita e sarebbe un grande impulso per il settore culturale di Parma, portando prestigio e posti di lavoro. Noi diciamo che povertà, degrado e criminalità si sconfiggono creando lavoro di qualità. Il reddito di cittadinanza non funziona, preferiamo il reddito da lavoro.
A quale percentuale elettorale punta Cantiere riformista?
Dobbiamo fare la differenza con i nostri contenuti, puntiamo alla percentuale che ci consentirà di poterli realizzare.
Come valuti la campagne elettorali degli altri candidati sindaco?
Credo che tutti stiano dando il massimo. Il giudizio politico amministrativo su Vignali è un dato storico, la sua amministrazione ha segnato un epoca di ubriacatura istituzionale di cui Parma porta ancora i segni. Detto ciò, è chiaramente l’avversario da battere, esperto e molto pericoloso.
Con Costi e Azione che dire? Peccato! Il Cantiere Draghi era la scelta giusta. Spiace che abbiano fatto una scelta che li porterà a non governare Parma, mentre potevamo costruire qualcosa insieme, noi siamo qui per essere decisivi adesso e soprattutto nei prossimi cinque anni.
Tutti stanno facendo il massimo ed è un grande merito di per sé. Spiace per l’esclusione di Canova e Roberti: una rappresentanza femminile manca.
Andrea Marsiletti