
Domenica 17 febbraio si terranno a Collecchio le primarie tra Silvia Dondi e Maristella Galli per scegliere il candidato sindaco del centrosinistra.
Abbiamo intervistato il sindaco Paolo Bianchi.
Stai per ultimare il tuo secondo mandato da sindaco di Collecchio. Che bilancio fai?
Dividerei i dieci anni nelle due legislature, perchè le condizioni del contesto sono state molto diverse.
Nel primo mandato abbiamo attraversato un periodo di crisi economica profonda iniziata nel 2008. Il Governo Monti ci obbligò a tagli importanti tanto sul bilancio corrente quanto sugli investimenti. Con una delibera del Consiglio comunale decidemmo di dare la priorità sulla spesa corrente al sociale (non abbassando mai il contributo a Pedemontana Sociale), mentre sugli investimenti concentrammo le risorse sulle scuole per adeguarle dal punto di vista sismico, energetico e strutturale.
Nella seconda legislatura abbiamo avuto possibilità maggiori e, ribadendo l’impegno sulle scuole, abbiamo investito sugli impianti sportivi e, per quanto nelle disponibilità, sulla viabilità.
Ritengo che in entrambi i mandati abbiamo rispettato gli impegni elettorali assunti, e pertanto li giudico nel complesso molto soddisfacenti. Voglio ringraziare la giunta e il consiglio comunale per il loro contributo decisivo.
Oggi Collecchio è un paese che offre tante opportunità, e continuerà ad offrirne.
Domenica si vota per le primarie per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra. Che aria si respira dentro la coalizione?
A Collecchio il Pd e la coalizione sono maturi. Anch’io sono stato favorevole a indire le primarie perchè credo sia giusto allargare il numero di coloro che decidono le candidature, a maggior ragione se i partiti non hanno più la capacità di rappresentare la larga fetta dell’elettorato per la riduzione del numeri dei loro iscritti e per i loro metodi. Sono convinto che sapremo usare lo strumento delle primarie in modo positivo. Ci sono due disponibilità: Maristella Galli e Silvia Dondi. Con entrambe ho lavorato per dieci anni. Sono due persone stimabili e stimate in paese.
Com’è il clima?
Positivo, tenuto conto che comunque è una competizione elettorale. Dalla prossima settimana lavoreremo tutti insieme per supportare il candidato sindaco scelto con le primarie, che avrà la fiducia tanto dei vecchi quanto dei nuovi amministratori.
Insieme alle comunali si voterà anche per le elezioni europee, che i sondaggi accreditano come un probabile successo del centrodestra, e della Lega in particolare. Per la prima volta Collecchio, da sempre un feudo inespugnabile del centrosinistra, può diventare contendibile?
Oggi l’elettorato dà risposte non prevedibili. Lo ha fatto anche a Collecchio alle ultime elezioni politiche. Tuttavia penso che per il buon lavoro fatto, per i programmi, per le persone, per il giusto mix di continuità e rinnovamento, l’efficace esperienza amministrativa del centrosinistra potrà proseguire.
Alle primarie nazionali del Pd con chi ti sei schierato?
Con nessuno. Credo che il Pd sia necessario ma non più sufficiente per dare risposte a tutti i problemi. Non siamo riusciti a creare quel partito a vocazione maggioritaria pensato da Veltroni al Lingotto.
Mi pare molto tardi andare a eleggere il nuovo segretario nazionale a marzo, così a ridosso delle elezioni europee di maggio. Il rischio è di bruciarlo subito.
Sono primarie che non mi stanno scaldando. Ho una simpatia per Giachetti perchè mi sento un liberal democratico. Martina e Zingaretti hanno i loro pregi, e i loro difetti.
Diciamo che non mi sto appassionando molto.
Andrea Marsiletti