
Dopo una vertenza di due mesi la crisi della Froneri (ex Nestlé) di Parma arriva al capolinea: il sito chiude e i per i lavoratori licenziati, 112 della sede di Parma e 8 di Milano, avranno un incentivo economico.
Questo è quanto emerso dal tavolo di salvaguardia occupazionale, svoltosi oggi pomeriggio a Roma nella sede del Ministero dello Sviluppo economico dove azienda e lavoratori hanno siglato un accordo. All’incontro hanno preso parte – oltre i dirigenti del Ministero dello Sviluppo economico e del ministero del Lavoro – i vertici della Froneri Italy Srl, i sindacati di categoria nazionali e territoriali, i rappresentanti della Regione e del Comune di Parma.
“Purtroppo oggi registriamo la drammatica perdita di un importante sito produttivo. Dopo l’esito della vertenza, il nostro impegno- ha commentato l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi– si concentrerà nell’accompagnare i lavoratori a una nuova collocazione. E lo faremo mettendo a disposizione tutti gli strumenti di politiche attive del lavoro di cui dispone la Regione. Assieme al Comune di Parma lavoreremo per coinvolgere il tessuto imprenditoriale e associativo, in primis Unindustria Parma, per creare le sinergie necessarie per trovare un lavoro a chi l’ha perso”.
“Con questo atteggiamento inspiegabile la Froneri -ha aggiunto il sindaco di Parma Federico Pizzarotti – ha creato un danno al territorio di Parma, ma peggio ancora ha messo 120 onesti lavoratori in seria difficoltà. Per quanto ci riguarda noi siamo dalla parte dei lavoratori Froneri, e collaboreremo con la Regione al fine di trovare per loro una nuova collocazione”.
L’accordo prevede che alle risoluzioni dei rapporti di lavoro non ci sia opposizione al licenziamento: l’azienda corrisponderà a ogni lavoratore licenziato un incentivo economico, a titolo di incentivo all’esodo, in aggiunta all’indennità sostitutiva del preavviso di licenziamento.
Oggi al Mise, a procedura di licenziamenti collettivi scaduta, è stato firmato un accordo con Froneri Italy. La dura ed esemplare lotta dei lavoratori appoggiati dalla Flai Cgil e dalla Uila Uil, nonché dal sindacato europeo e mondiale ha permesso di ottenere un dignitoso piano sociale. Si è convenuto un percorso di aiuto alla ricollocazione, anche per gli stagionali.
In più Froneri si è obbligata a riconoscere in caso di vendita dello stabilimento un diritto di precedenza alla riassunzione per i lavoratori licenziati. Di fronte ad un atteggiamento aziendale irresponsabile e di totale chiusura, in un contesto di leggi sbagliate che non tutelano il lavoro, questo accordo riconosce diritti e sostegni inizialmente negati.
Ci auguriamo che altri e più capaci imprenditori investano a Parma, centro della qualità agroalimentare italiana.
FLAI Cgil