
Il Governo, guidato da Giorgia Meloni, ha licenziato in via definitiva, nel Consiglio dei Ministri del 15 febbraio, il Disegno di legge per la Montagna che aveva già approvato, in prima lettura, nella seduta del 23 ottobre 2023.
Questi atti governativi sono stati il seguito di una Proposta di legge già presentata da Fratelli d’Italia il 5 dicembre 2022, a firma Foti Tommaso- Amorese-La Porta, nella quale si prevedeva l’istituzione delle Zone Franche Montane con una serie di incentivi e di agevolazioni fiscali per favorire le attività economiche e garantire i servizi essenziali ai cittadini delle Terre Alte.
Con l’ultimo provvedimento si definisce dunque una nuova Strategia per la Montagna italiana avente la finalità di riconoscere, promuovere, valorizzare e tutelare le sue peculiarità. L’obiettivo è quello di garantire diritti, servizi e incentivi importanti per favorire il ripopolamento di questi territori. Noi di Fratelli d’Italia esprimiamo la nostra soddisfazione in quanto, già nel gennaio 2020, su iniziativa dell’on. Monica Ciaburro, avevamo ottenuto il voto favorevole del Parlamento su di un ordine del giorno che impegnava l’esecutivo a deliberare agevolazioni fiscali e incentivi per la Montagna.
Questo Disegno di legge, finanziato dal Fondo per lo sviluppo della Montagna italiana, prevede risorse anche per interventi di competenza delle Regioni e dei Comuni. La dotazione finanziaria decennale di un Miliardo di euro viene definita per quote annuali di circa 100 Milioni. Presumibilmente la cifra non sarà sufficiente per affrontare la straordinaria emergenza delle Terre Alte, tuttavia si va nella giusta direzione. Anche le agevolazioni fiscali, limitate oggi a soggetti sotto i 41 anni di età, potranno essere ampliate in rapporto all’efficacia economica della misura stessa. Come si sa, tutto è migliorabile, compreso questo Disegno di legge, e il nostro auspicio di Fratelli d’Italia è che si possa arrivare a definire le Terre Alte appenniniche come Zone Franche Montane Libere da Tasse, in analogia a quanto si è fatto per il Sud con le ZES (Zone Economiche Speciali).
In tal senso, l’iniziativa di alcuni consiglieri regionali del PD rivolta alle Camere, di cui abbiamo letto di recente, può essere valutato come un contributo. Così, la Sinistra, a livello di Regione Emilia Romagna, dove governa da oltre mezzo secolo, potrà finalmente condividere e non respingere quelle proposte di agevolazioni fiscali a favore dei territori montani che il Centrodestra ha sempre richiesto. E se Destra e Sinistra si troveranno d’accordo su queste identiche soluzioni, potrà essere una bella vittoria per la Montagna!
Rodolfo Marchini, Responsabile regionale alla Montagna di Fratelli d’Italia