“La Provincia prevenga i danni dell’inceneritore”

SMA MODENA
lombatti_mar24

01/08/2009
h.16.30

Il Consigliere Provinciale della Lega Nord, PierAngelo Ablondi, ha presentato un’interrogazione alla Giunta Provinciale avente ad oggetto l’impatto che avrà sulla salute dei cittadini la messa a regime del progetto del “Polo Ambientale Integrato”, meglio noto come l’inceneritore.
Il Consigliere leghista contesta alla Provincia di aver richiesto (con il PPGR), la realizzazione di un impianto per l’incenerimento di 65.000 ton/annue di rifiuti; senza adeguarsi alle nuove leggi che prevedono l’incremento della raccolta differenziata, con conseguente diminuzione dei rifiuti destinati ad essere smaltiti.
Ablondi evidenzia che l’accordo siglato dal Comune di Parma ed ENIA, prevede la realizzazione di un impianto d’incenerimento con una capacità pari a 130.000 ton/annue, (salvo diversa espressa autorizzazione da parte della Provincia per motivate ragioni d’interesse pubblico), ripartito su due linee di combustione, con portata di 8,125 ton/ora.
La Relazione tecnica dichiara una capacità per linea variabile tra 6,5 e 11,5 ton/ora, e citando quanto indicato nella tabella a pag. 101 della Relazione tecnica illustrativa, il Consigliere Ablondi quantifica le emissioni giornaliere dell’impianto (post depurazione) in oltre 240 kg. di NOx (fonte di malattie dell’apparato respiratorio), e in oltre 17 kg. di polveri sottili.
Per PierAngelo Ablondi : “Parma è costretta ad affrontare il problema dello smaltimento dei rifiuti mediante incenerimento, visto che gli Enti locali non hanno affrontato in modo adeguato il tema della raccolta differenziata e della “catena del riciclo”; tuttavia il vero problema è la dimensione dell’inceneritore, che mi sembra sproporzionata rispetto alle esigenze del territorio ed anche in base alle nuove norme in materia di raccolta differenziata. Le dimensioni sproporzionate dell’inceneritore fanno supporre che “qualcuno” abbia pensato di fare affari incenerendo a Parma rifiuti provenienti da non si sa dove.”
Con l’interrogazione Ablondi ha chiesto al Presidente della Provincia di limitare la portata dell’impianto di incenerimento, ed altresì di avviare un monitoraggio preventivo nelle immediate vicinanze del luogo in cui verrà costruito l’impianto, sia nei Comuni potenzialmente interessati dall’inquinamento (Torrile, Sorbolo, Colorno); al fine di poter confrontare la situazione attualmente esistente in termini di inquinanti e di mutagenesi, con quella che si creerà dopo la messa in servizio dell’inceneritore.
Conclude Ablondi: “La Lega Nord vigilerà affinché le scelte degli Enti coinvolti nella realizzazione dell’inceneritore vengano assunte avendo sempre presente che il bene principale è la salute dei cittadini, e non i bilanci delle multiutility di cui qualche ente locale è azionista”.