
28/03/2012
h.13.10
“Creare lavoro? Una priorità assoluta”. Andrea Zorandi, candidato sindaco al Comune di Parma per la Lega nord, cita Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza dei vescovi italiani e il messaggio sociale lanciato dal cardinale.
“L’occupazione – queste le parole dell’esponente del Carroccio – dev’essere in cima all’agenda della politica non solo come occasione di rilancio e quindi ricetta per uscire dalla crisi che attanaglia da tempo Italia, Europa e mondo occidentale ma anche e soprattutto per dare un futuro e una risposta concreta a tanti giovani, donne e famiglie”.
Nel ribadire ancora una volta e con forza la posizione sul dibattito circa l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori – ferma opposizione al disegno del Governo Monti, bollato come “pretesto dell’esecutivo per buttarla sull’ideologia togliendo spazio di inserimento per i più giovani – Zorandi si schiera con decisione a fianco del numero uno della CEI, con il quale c’è unità di vedute anche a proposito della dignità della persona, “bene sommo e valore da preservare e difendere”.
Tra il candidato e il capo dell’Arcidiocesi di Genova, infine, anche comunanza di vedute sulle ricette per entrare nel concreto, oltre la semplice presa di posizione: occorre azionare tutti gli strumenti a disposizione, molti, dal coinvolgimento a ogni livello delle singole istituzioni, siano esse Stato, mondo dell’imprenditoria o società civile, fino a un diverso approccio al credito, in grado di evitare che le ultime generazioni, tra le più compite dalla crisi e dagli effetti negativi che ha avuto e sta avendo sul lavoro, siano stritolate e messe nell’impossibilità di trovarsi un’occupazione e quindi un futuro degno di questo nome.
“Effetto collaterale, uno dei tanti, della gestione Vignali”. Andrea Zorandi liquida così, senza ulteriori giri di parole, l’ultima tegola piovuta sul capo dell’amministrazione uscente: l’ex primo cittadino e diversi ex colleghi di giunta – tra cui l’allora numero due e oggi candidato del Pdl, Paolo Buzzi – dovranno infatti comparire davanti alla Corte dei conti dell’Emilia-Romagna per la consulenza da quasi 50mila euro affidata ad Alfa Ingegneria e in particolare all’allora numero uno della società in seguito chiamato a palazzo per diventare assessore ai Lavori pubblici.
Per il candidato della Lega nord al Comune di Parma, “a di là della vicenda specifica e dell’iter giudiziario che deve ancora arrivare a compimento mi sento di poter affermare senza tema di esser smentito che i problemi legati all’ultima amministrazione sono ben lungi dal dirsi conclusi, pur con l’uscita di scena del primo cittadino e della sua squadra di governo. Che dire, la Lega nord con tutto questo non ha mai avuto né avrà mai a che fare, siamo tra le novità, anzi, l’unica vera novità sulla scena politica cittadina, come dice il nostro slogan, l’unico vero rinnovamento. Non centriamo con quello che questa città ha dovuto subite negli ultimi anni e che tra le altre cose, in eredità, ha lasciato anche due candidati, Buzzi e Ghiretti…”.
Il ragionamento è chiaro: “Il Carroccio intende essere portatore di una politica e di valori nuovi, diversi, impostata al rigore, alla trasparenza e anche a una certa austerità, intesa come un rifiuto a sprechi e privilegi, tutte cose cui la politica di ieri, ma certi fatti di casa nostra dicono che tutto questo è andato avanti fino a poco tempo fa, è legata a doppio filo”.
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