Libè sulla Questura di Parma

confartigianatomaggio

25/03/2009
h.17.20

L’organigramma della Questura di Parma – presso la quale prestano servizio 222 dipendenti – risponde ad esigenze di personale pianificate dal Ministero dell’Interno nel lontano 1989, quando la sicurezza in città e in provincia destava molte meno preoccupazioni di oggi.
Come se non bastasse, poi, le figure più impegnate nel controllo del territorio e nella tutela dell’ordine pubblico, gli agenti e i sovrintendenti, lamentano una consistente diminuzione dell’organico, passato, per i due ruoli, da 192 a 168 unità.
Le conseguenze negative sul servizio sono, evidentemente, inevitabili. Come, del resto, quelle causate dalle difficili e intollerabili condizioni del parco automezzi di cui dispone la Questura.
Il controllo del territorio, infatti, viene svolto da autovetture destinate ad altri impieghi e, dunque, sprovviste dei necessari sistemi di sicurezza, mentre una delle tre Alfa Romeo 159 è ferma dallo scorso novembre per mancanza di fondi per ripararla.
Il Ministro, al quale ho presentato un’interrogazione in Commissione Ambiente, deve necessariamente intervenire con tempestività, per sanare una situazione che, oltre a creare problemi a tutti i dipendenti della Questura, crea evidenti rischi per la cittadinanza, già preoccupata dalla forte crescita del tasso di criminalità in città.

On. Mauro Libè
Udc