Lubiana: progetto per un quartiere più vivibile

SMA MODENA
lombatti_mar24

10/02/2009

Un quartiere più sicuro e più vivibile. Questo è l’obiettivo del laboratorio di progettazione partecipata “Lubiana zona 30”, coordinato dall’assessorato comunale all’Urbanistica, con il supporto degli assessorati al Commercio, all’Ambiente e alla Viabilità, e realizzato (attraverso un dettagliato studio fondato su alcuni tra gli indicatori e i sistemi di simulazione più avanzati) dallo studio Caire.
Fondamentale anche il contributo del Consiglio di Quartiere e del Comitato dei residenti “Himagi” e dei commercianti di piazzale Lubiana.
Il progetto ha previsto dapprima una lunga fase di analisi dei flussi di traffico nelle vie chiave del quartiere, seguita da una serie di proposte puntuali finalizzate a un’estensione della zona 30: ossia un’area nella quale intervenire non solo con il contenimento della velocità dei veicoli, ma anche attraverso iniziative in grado di potenziare il verde e la fruibilità delle strade.

“CALMARE IL TRAFFICO”: GLI OBIETTIVI – L’operazione è tesa a ridurre il numero e la velocità dei veicoli fino a quando siano compatibili con il resto delle funzioni e attività che si svolgono nelle strade del quartiere.
La perdita di autonomia di movimento di bambini e anziani, l’espropriazione della strada come spazio pubblico di comunicazione e convivenza, il deteriorarsi della qualità ambientale dovuto all’eccessivo uso del trasporto privato su gomma appaiono elementi che meritano un risposta articolata nell’ambito della complessità del quartiere Lubiana.

ATTENZIONE AI PEDONI E RIDUZIONE DELLA VELOCITA’ – La prima linea di intervento è pensata per il pedone, che ha bisogno di spazio per muoversi, protetto da elementi vegetali, qualità paesaggistica, arredo urbano e pavimentazione adeguata per avere comodità e sicurezza nei suoi spostamenti. La seconda linea di intervento, complementare all’altra, intende perseguire una drastica riduzione della velocità dei veicoli, non solo per diminuire i pericoli del traffico, ma anche per restituire la strada al suo ruolo di spazio pubblico convenzionale. La disposizione dei parcheggi alternati e la riduzione della carreggiata modificano la traiettoria lineare della strada, permettono l’inserimento di elementi vegetali che non ostruiscono i movimenti e aumentano lo spazio riservato alla mobilità dolce.

LA QUALITA’ AMBIENTALE E DEGLI SPAZI PUBBLICI – Una particolare attenzione verrà anche riservata alla riqualificazione degli spazi pubblici e alla valorizzazione del sistema del verde. Il lungo corridoio verde che taglia il quadrante da ovest ad est verrà riqualificato ed attrezzato con aree per la socializzazione, lo svago e l’attività fisica. E’ inoltre previsto l’inserimento di un’area per cani. In questo modo si otterrà un percorso ciclopedonale in sicurezza che faciliterà la mobilità dolce di attraversamento del quadrante verso i due poli di attrazione: le scuole e piazzale Lubiana. Il raggiungimento in sicurezza del piazzale, con una ulteriore valorizzazione anche delle attività commerciali presenti, verrà garantito grazie alla riqualificazione mirata di via Ghedini, naturale completamento del corridoio verde

UN PROGETTO APERTO – Ieri sera, in Quartiere Lubiana, è stata presentata la prima bozza del progetto delle ZONE 30 risultato di oltre tre mesi di lavoro. “Un progetto aperto, lo ha definito l’assessore Francesco Manfredi, che ora potrà essere migliorato ma anche valutato sul campo in modo da adottare poi eventuali correzioni. E’ la risposta migliore alle esigenze dei residenti e dei commercianti che, pur vedendo solo in minima parte cambiate le loro abitudini di mobilità, potranno beneficiare di luoghi e spazi nuovi e riqualificati, che valorizzeranno in modo significativo l’area, aumentando la qualità della vita, sia dal punto di vista della sicurezza che da quelli della socialità e della qualità ambientale.”
Cristina Sassi, dell’Ambiente, sottolinea l’intervento sul corridoio verde che “di fatto migliora con l’introduzione di decine di alberi”.
“Grazie alle richieste pervenute dal quartiere, le osservazioni dei residenti e dei comitati, i sopralluoghi effettuati dai tecnici del Verde Pubblico per verificare la reale situazione sia in termini di arredi presenti che di funzioni svolte – continua la Sassi -, si è arrivati alla progettazione di una “spina” verde che collega varie zone. Qui trovano posto un’area cani grande e funzionale, spazi di socializzazione con tavoli e panchine, un’area sportiva, giochi e percorsi pedonali. Credo che l’aver ascoltato più realtà abbia fatto sì che quanto andremo a fare risponderà a esigenze di molti residenti della zona”.