L’Università incontra gli studenti della sezione Triathlon del Cus

SMA MODENA
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Un’occasione di incontro e promozione delle nuove politiche sportive che l’Università di Parma sta portando avanti, ha visto protagonisti gli studenti e le studentesse del nostro Ateneo che vestono la maglia del Centro Universitario Sportivo – Cus Parma nelle competizioni nazionali e internazionali di Triathlon.

La multidisciplina, nuoto, bici, corsa, che tanto interesse sta riscontrando tra i giovani, è ormai da anni uno dei punti di forza delle squadre agonistiche del Cus Parma, dove sono cresciuti atleti del livello di Dario Chitti, classe ’93, che nell’anno appena concluso ha portato al Cus e all’Università di Parma risultati di spicco quali il titolo nazionale universitario, la medaglia d’argento agli Europei Under 23 e il titolo continentale a staffetta con i compagni di nazionale.

Alla presenza del Consigliere responsabile di sezione avv. Matteo De Sensi, del Segretario del Cus Luigi Passerini, del Responsabile di sezione Carlo Chitti, dei tecnici Corrado Morini e Federico Pelizzoni, il Delegato per lo Sport prof. Nelson Marmiroli ha portato i saluti del Rettore Loris Borghi e ha illustrato i progetti in materia di supporto alla carriera universitaria degli studenti atleti, con particolare riguardo al tutorato degli atleti di alto livello.

Con la collaborazione della dott.ssa Maria De Renzi sono state presentate in concreto le azioni e i servizi che l’Università sta mettendo a punto per la figura di studente atleta, che riveste un valore di impegno e motivazione personale che sono motivo di vanto per l’Università di Parma.

Recentemente nominato Consigliere nazionale della Federazione Italiana di Atletica Leggera – Fidal, l’avv. Matteo De Sensi ha voluto esprimere la sua piena approvazione, concordando che anche da parte delle realtà sportive di più alto livello si sta iniziando a porre la formazione del giovane come punto centrale per rilanciare la visone dell’atleta come una figura completa e varia sotto diversi aspetti della propria personalità.

Sempre più spesso infatti si parla di come sia valutata molto positivamente, in fase di placement, l’acquisizione di abilità trasversali (“Soft Skills”), come l’attitudine alla pratica sportiva, che conferiscono un valore aggiunto alla persona.

L’incontro è stato dunque un momento di dialogo e confronto tra realtà accademica e realtà sportiva, nell’ottica di perseguire l’idea che percorso universitario e percorso sportivo possano coesistere proficuamente nella vita degli studenti.