
06/03/2013
h.16.50
Come sia possibile impegnare politicamente il proprio tempo (e in parte quello altrui) su argomenti di lana caprina rivolti alle intenzioni o dichiarazioni fatte in merito alla costruzione dell’Inceneritore di Ugozzolo espresse in campagna elettorale dal Movimento 5 Stelle lascia interdetti, oltre ché essere pratica decisamente stucchevole. Se si considera però, che tutta l’opposizione è nel contempo contraria all’avvio di una commissione di indagine sulla costruzione dell’inceneritore, proposta dai consiglieri di maggioranza per la rilevante sequenza di anomalie evidenziate in passaggi processuali, si rimane ulteriormente sorpresi. A sorpresa assorbita, abbiamo la necessità di passare oltre argomentazioni di poca congruenza e senso. I passi dell’Amministrazione Comunale vogliono considerare il rifiuto come una risorsa e l’ambiente e la salute come elementi prioritari, in quella direzione si va e se ostacoli si frappongono a questi obbiettivi noi non vediamo quali siano le eventuali motivazioni per poterne gioire.
Mauro Nuzzo (nella foto)
consigliere comunale
Movimento 5 Stelle
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Il diritto alla salute, la massima divulgazione delle scelte intraprese e il principio di precauzione dovrebbero essere alla base delle decisioni di ogni amministrazione.
Purtroppo in Italia questo non sempre avviene. A volte per interessi privati, a volte per le ristrettezze economiche degli enti soprattutto in questo momento in cui la maggior parte di essi è in difficoltà da questo punto di vista.
Attraverso questo comunicato esprimiamo la posizione del Movimento5stelle di Parma riguardo le trivellazioni atte ad estrarre idrocarburi che riguardano il nostro territorio, in particolare il comune di Parma, ma anche comuni della provincia di Reggio Emilia e delle altre province della Regione Emilia– Romagna. Uno di questi progetti è chiamato “Sorbolo”. Nel 2008 l’azienda anglo-irlandese San Leon Energy ha presentato un istanza di permesso di ricerca in terraferma che tocca i comuni di Parma, Mezzani, Torrile, Sorbolo e alcuni comuni reggiani.
L’idea è quella di perforare il suolo per estrarre gas naturale. Pensiamo che oltre a rappresentare un concetto di modello di sviluppo obsoleto, sia anche pericoloso in quanto vi sono esperti del settore che sostengono che tali operazioni possano provocare terremoti. Alcuni esponenti della Protezione Civile dicono che le possibili conseguenze possano essere microterremoti di bassa intensità. Altri studiosi sostengono che possano determinare anche forti scosse.
Attualmente la pratica di autorizzazione è nelle mani della Regione che dovrà valutare se il progetto è compatibile con l’ambiente circostante attraverso la VIA che funge da nulla osta all’inizio delle trivellazioni.
Il 4 marzo si è svolto un incontro a Gualtieri organizzato dal coordinamento No Triv, da alcuni sindaci dei comuni reggiani e dalla provincia di Reggio Emilia rappresentata dall’assessore all’ambiente. Tutti loro hanno espresso una forte contrarietà al progetto. Questa presa di posizione si tradurrà in atti amministrativi con i quali esibiranno alla Regione e al competente ministero la propria contrarietà a nuove trivellazioni.
La posizione del Movimento5stelle di Parma va in questa direzione e farà sentire la propria voce sia in Regione sia al ministero competente.
Nelle prossime settimane verrà organizzato un incontro con il coordinamento No Triv, i comuni parmensi interessati, e la Provincia di Parma in cui verrà chiesta la posizione ufficiale che intendono assumere nei confronti della tematica, sperando che prevalga la tutela delle persone e il principio di precauzione rispetto agli interessi privati e di pochi.
Sebastiano Pizzigalli
Alfonso Feci
Consiglieri Movimento 5 Stelle Parma
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