Manfredi chiama a raccolta la città

29/06/2009
h.16.20

La riflessione su Parma 2020, lanciata lo scorso anno dall’Amministrazione comunale e che si concretizzerà anche con la revisione del piano strutturale, parte dalla consapevolezza che oggi più che mai la città e le sue trasformazioni sono un fatto eminentemente politico, che riguarda in quanto tale gli interessi di tutta la comunità.
Proprio per questo motivo, negli ultimi due anni la pianificazione urbanistica si è dotata di strategie e strumenti nuovi, in grado da un lato di migliorare il governo partecipato del territorio e, dall’altro, di rispondere in modo efficace ai bisogni delle microcomunità di quartiere e della città nel suo insieme.
Dal protagonismo dei quartieri alle riqualificazioni mirate, dalle politiche di risparmio energetico a quelle per la qualità urbana, dallo sviluppo sostenibile alla “rivoluzione” edilizia del tessuto consolidato, dalla tutela del territorio agricolo al sostegno alle attività produttive, dall’innovazione nelle politiche per la casa all’innovazione del welfare per la famiglia, dal protagonismo dei corpi intermedi alla produzione di nuova conoscenza, il ruolo dell’Urbanistica è stato determinante.
Oggi è giunto il momento, anche grazie all’esperienza maturata, di fare un nuovo passo avanti, di ridiscutere e ripensare il posizionamento della nostra città affrontando i tanti temi sul tappeto per coglierne le opportunità ed evitare i rischi.
Credo sia da apprezzare e sostenere la volontà dell’Amministrazione di intervenire con prontezza e determinazione, cosa che ci richiederà non pochi sforzi ma che è con ogni evidenza necessaria.
L’ultima ricerca dell’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci) sulle politiche urbane europee, si apre con questa presa d’atto che è al contempo un monito: “i governi locali sono posti di fronte a decisioni difficili, è uno scenario nuovo che richiede sia idee di policy sia strumenti istituzionali in continuo aggiornamento”.
Tra pochi giorni, a Firenze si aprirà un confronto internazionale sul tema “Urban visions”, per valutare il futuro delle città e gli scenari per il ventiduesimo secolo, partendo da venti casi simbolo, di cui alcuni vicino a noi.
Di fronte al cambiamento epocale di questi ultimi cinque anni e alla reazione di tutti i sistemi urbani, mi sembra ampiamente superata la domanda se serva o no una riflessione generale sul futuro della nostra città che coinvolga anche i processi e gli strumenti di pianificazione territoriale.
Tanto più che vi sono già sul tappeto almeno venti temi strategici non affrontati o comunque non risolti dall’attuale piano strutturale, che richiedono una risposta politica nell’interesse di tutta la comunità.
Come abbiamo già fatto lo scorso anno, a questa riflessione chiamiamo tutti coloro che, con onestà intellettuale, ritengono di avere conoscenze e strumenti utili per orientare le scelte che la nostra comunità farà nei prossimi dieci anni.
E, per dare corpo e respiro alle possibili risposte, solleciteremo al confronto anche le migliori intelligenze e professionalità che a livello internazionale hanno contribuito a definire le visioni e le strategie dei territori.
Parma merita di giocare questa sfida, noi non la temiamo.

Francesco Manfredi
Assessore alle Politiche Urbanistiche ed Edilizie

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