“Dimagrisci e curati con il succo di Maqui”

SMA MODENA
lodi1

14/03/2013

Intervista al dott. Pietro Lusuardi titolare della storica farmacia San Lazzaro. 

In che cosa consiste il potere di questa straordinaria bacca Maqui che cresce in abbondanza in terra cilena?
La bacca Maqui riconoscibile dall’inconfondibile e caratteristico colore viola scuro, cresce spontaneamente al largo delle coste del Cile, tra le zone piu’ fertili e pulite al mondo.
Appartiene alla famiglia dei polifenoli che negli ultimi anni hanno fatto tanto parlare di sé; infatti queste molecole molto diffuse nel regno vegetale rappresentano la più recente frontiera nutrizionale per l’essere umano a tal punto che oggi sono le molecole di origine naturale più studiate dalla scienza attratta dalle numerose proprietà ad esse riconducibili.

Ci sta parlando di un ritrovato miracoloso?
Potrebbe sembrarlo, in realtà è un potente antiossidante contro i radicali liberi, in grado di contrastare l’infiammazione e l’invecchiamento cellulare. Non si tratta di una malattia ma di un processo naturale che può portare le cellule a degenerare e a non riuscire a svolgere nel migliore dei modi le funzioni preposte. Il Maqui in tal senso è in grado di orientare le risposte biochimiche del nostro organismo verso uno stato di salute ed efficienza fisica.
La bacca Maqui non solo contiene piu’ antiossidanti di ogni altro alimento, ma effettivamente ne raddoppia i valori. Il colore viola scuro del Maqui è una fonte di vitamine A e C, potassio, calcio e ferro, e viene classificata come “Super Berry”.

Tra i pregi della bacca cilena che attraggono il consumatore occidentale più per motivi estetici che salutistici, il fatto che Maqui aiuti a dimagrire. E’ così?
Indubbiamente, ha il pregio di accelerare il metabolismo, facilitando la perdita di peso, in base a quanto emerge da uno studio clinico, condotto all’Università del Texas ad Austin, effettuato su un campione di oltre 500 individui equamente ripartito tra maschi e femmine.
Chi ha assunto il succo della portentosa bacca ha evidenziato questo potere “fat burner”, in sostanza molto simile ai termogenici. Al gruppo cui è stato quotidianamente somministrata una dose di Maqui, al termine del periodo non solo ha perso molto più peso del gruppo di individui del gruppo a cui non era stata somministrata, ma è riuscito a controllarlo e a mantenerlo basso per circa sei mesi dall’ultima assunzione.

In più, la bacca Maqui è in grado di eliminare le tossine e le sostanze chimiche nocive al nostro organismo?
Ha un ruolo significativo nell’ anti-invecchiamento cui le nostre cellule sono sottoposte con il passare degli anni. Quando invecchiamo, esse vengono maggiormente attaccate da radicali liberi e questi ultimi causano un deterioramento del corpo. I nostri corpi hanno sistemi di difesa naturali, che si indeboliscono con l’avanzare degli anni. La Bacca Maqui ha un effetto benefico, perchè ha un livello alto di anti-ossidanti, pertanto rafforza il sistema immunitario, promuovendo un invecchiamento sano.
In più è un potente anti-infiammatorio per ossa e articolazioni. E’ stato detto che prendendo una dose al giorno della bacca, crea un beneficio incredibile. È così potente che aiuta la salute del cuore, promuove un processo più chiaro del pensiero, e diminuisce il rischio di cancro e diabete.
La Bacca Maqui è molto più forte rispetto alla Bacca Acai, al Melograno e Mirtillo, perché ha più benefici e antiossidanti di tutti e tre combinati.
Un numero crescente d’esperti consigliano di mangiare una vasta gamma di frutta e verdura colorata per ottenere una gamma d’equilibrio in vitamine e minerali. Paragonata alle solite verdure, il viola scuro della Bacca Maqui è dotato di antociani, potenti antiossidanti.

Oggi più che mai dovremmo fare attenzione a ridurre questa crescente infiammazione cellulare, a cui siamo sottoposti, molto di più dei nostri nonni, a causa di uno stile di vita sempre più sedentario e ad una alimentazione ricca di grassi saturi, con carichi glicemici eccessivi. Giusto dottore?
Certo. Tanto più che soggetti in apparenza sani, o meglio, che credono di godere di ottima salute, in realtà sono attaccati in modo silente e subdolo da un’infiammazione cellulare eccessiva che protratta per anni, può diminuire la funzionalità di diversi organi e nel tempo deteriorarla.
Questo sta a significare che l’alimentazione errata o sbilanciata è in grado aumentare questa infiammazione cellulare mentre l’apporto costante di polifenoli, come il Maqui, e acidi grassi omega -3, sono in grado di diminuire l’espressione che i geni codificano per le proteine pro infiammatorie. Ciò che si diventerà tra dieci anni è il risultato di ogni scelta fatta da ognuno di noi, in ciascun momento, fin da ora.

E in che cibi si trovano oltre al Maqui questi benefici polifenoli?
In tutti i frutti della famiglia di “frutti di bosco”, berry, altri frutti comuni, come il ribes, il mirtillo, le fragole i lamponi e le more. Sono tutti ricchi di antoacine (un gruppo di polifenoli), ma tra le bacche la maggior concentrazione è indubbiamente presente nel Maqui. Grandi sostenitori di questa formidabile bacca cilena sono il professor Giovanni Scapagnini, neuro scienziato esperto nei meccanismi biologici legati all’invecchiamento, e il biochimico americano Barry Sears, ideatore del regime nutrizionale della “dieta a zona”.

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