Marola (Radicali): “La polemica sul volantino del carnevale di ArtLab è grottesca”

SMA MODENA
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Luca Marola

La polemica politica sul volantino del carnevale di ArtLab è grottesca e fuori luogo”.

Così intervengono i Radicali di Parma in merito ai contenuti dell’invito alla festa di Carnevale svoltasi nei giorni scorsi nella sede del centro sociale.

“Non riusciamo a intravvedere alcuna minaccia di morte contro l’attuale Primo Ministro, ma al massimo un tentativo un po’ goffo di fare comicità carnevalesca. Il contesto era la serata conclusiva del Carnevale, periodo in cui, per secolare tradizione, si garantiva l’allegria pazza e la sospensione temporanea delle regole e della morale. Già dal titolo della serata “trash” l’argomento centrale era la Signora in Giallo, mai troppo compianta detective televisiva divenuta, negli anni, oggetto di meme e battute sul fatto che, ovunque fosse invitata, ci scappava il morto. Questa era la sceneggiatura di ogni puntata del telefilm… Non crediamo sostenibile la mistificazione in corso basata sulla estromissione del contesto e dello stile narrativo utilizzato fino a trasformare il messaggio in una minaccia di morte. Di cattivo gusto? Forse. Ma ancora il cattivo gusto o un’espressione sopra le righe (a Carnevale?) non è un reato e mai, a nostro giudizio, lo dovrebbe diventare. Si ravvisano, invece gli estremi di un reato? Allora che la denuncia la si faccia nelle sedi preposte e non alle agenzie di stampa.

La storia radicale è una storia di nonviolenza e netta presa di distanza da ogni forma di violenza politica e, con la responsabilità che la nostra storia ci obbliga a tenere, esprimiamo la nostra vicinanza alle ragazze e ai ragazzi di ArtLab per essere stati strumentalizzati politicamente.

Bene ha fatto il sindaco di Parma a circoscrivere l’accaduto ricordando che la politica, nella nostra città come ad ogni altro livello, si fa nel campo delle idee e delle azioni, e in questo caso siamo infatti da un’altra parte: nell’invito ad una festa di carnevale ad oggetto Jessica Fletcher, col gioco di parole tra il titolo della serie TV e la musica della serata “Trasher, she wrote”.

Il senso della misura dovrebbe permeare la politica tutta e, a maggior ragione, quella che ha ruoli di governo ma viviamo tempi strani in cui un po’ di vernice lavabile diventa “emergenza terrorismo”, uno sciopero della fame diventa “attacco al cuore dello Stato”, un gruppo di giovani che balla in un campo giustifica un decreto legge e un pestaggio di studenti medi compiuti da membri di Azione Studentesca, gruppo molto vicino all’attuale Primo Ministro, non viene condannato con altrettanta foga.

Luca Marola