Mo guardo si è rientrato

SMA MODENA
lodi1

27/12/2011

Sarà più professionale rispondere al telefono in italiano o in romanesco? Nonostante le perplessità di Carlo Verdone la Sora Lella non ha dubbi…

Acqua e sapone è un film del 1983, diretto e interpretato da Carlo Verdone. Verdone, qui alla sua quarta regia, è anche autore del soggetto e partecipa alla sceneggiatura come in altri suoi film.
Sandy è una giovanissima fotomodella americana che arriva a Roma per servizi fotografici e sfilate che la impegneranno per qualche mese, accompagnata dalla madre e dal patrigno perché troppo giovane per venire da sola.
La madre cerca un insegnante privato al quale affidare la preparazione scolastica di Sandy durante la loro permanenza a Roma. Telefona allora al noto teologo Padre Michele Spinetti, al convento dove è direttore di un coro, ma al telefono risponde il bidello Rolando Ferrazza, un ragazzo trentenne, laureato con 110 e lode, che suo malgrado non ha trovato altra occupazione.
A questo punto, Rolando ha una brillante idea per arrotondare le sue magre entrate: presentarsi come Padre Spinetti. Sandy scopre l’inganno e prova a ricattarlo: preferirebbe infatti vivere una vita differente da quella impostale dal duro lavoro di modella e dalla tediosa vita familiare. Per far sì che il segreto di Rolando sia ben custodito, Sandy costringe Rolando a portarla fuori a cena, al cinema ed in altri luoghi di divertimento. Tra i due nasce una tenera amicizia e per Sandy, ancora una ragazza “acqua e sapone”, è l’inizio dei primi turbamenti amorosi.
La madre, nel frattempo, scopre la verità, avendo incontrato il vero Padre Spinetti. Furiosa, licenzia il giovane impostore, che perde il lavoro e non può più vedere Sandy.
Tuttavia Sandy scappa da un set fotografico ed in piena notte giunge infreddolita a casa di Rolando; i due stanno nuovamente insieme per qualche tempo e fanno anche l’amore (la prima volta per Sandy, che desidera donarsi a un uomo dolce e tenero come Rolando), ma alla fine la ragazza decide di tornare dai suoi genitori e alla sua vita di tutti i giorni, lasciando Rolando alla sua vita.
Carlo Verdone prese spunto per la trama del film da un servizio giornalistico della Rai, realizzato da Carlo Sartori, che raccontava il fenomeno delle cosiddette “babymodelle” (appena esploso nei primi anni ottanta con il caso di Brooke Shields), e per lamentare lo sfruttamento delle madri sulle loro figlie prodigio; madri non molto sensibili alla necessità di uno sviluppo psicologico equilibrato delle figlie adolescenti, che le privavano di una serena infanzia per portarle a tappe forzate al successo.

Clicca qui per vedere gli altri video di Trash Daily