
La comunità islamica di Parma raccoglie fondi per la moschea a Fidenza. È scritto nero su bianco (e in parte in arabo) su un volantino da loro pubblicato sulla loro pagina Facebook. Quanto meno loro sono stati sinceri… Il sindaco, invece, da tre anni sbeffeggia e irride chi chiede chiarimenti sulla costruzione di una moschea a Fidenza. Ormai non ci sono più dubbi quello che racconta frottole pare proprio essere lui… Aspettiamo ora il suo intervento. Magari ci dirà che la comunità islamica di Parma ha sbagliato a scrivere il volantino… Se conosco un po’ il sindaco sono certa che farà così… Un comportamento indegno per chi dovrebbe essere il primo cittadino e sindaco di tutti.
Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia
___
Pronta la replica dell’associazione culturale Ennour:
LA MOSCHEA A FIDENZA? UNA SCEMENZA. E RINGRAZIAMO FORZA ITALIA PER AVER DIALOGATO CON LA COMUNITA’ MUSULMANA
Francesca Gambarini è una politica con tanti anni di militanza alle spalle, diverse corse elettorali tentate un po’ ovunque e quindi
con la giusta esperienza per sapere quando le conviene alzare un polverone contro i cittadini musulmani.
Come avevamo già ribadito al consigliere regionale Rainieri, non siamo kamikaze, non siamo terroristi e non siamo nemmeno dei
pazzi invasati come il criminale che pochi giorni fa ha assaltato il parlamento inglese.
Siamo cittadini fidentini, con in tasca la stessa carta d’identità della Repubblica Italiana che ha la consigliera Gambarini e con gli stessi suoi obblighi: pagare le tasse, essere integerrimi nei confronti della Giustizia, non sprecare i soldi dei contribuenti e rispettare le leggi repubblicane.
Ci spiace che la consigliera dal 2014 abbia intrapreso la strada della continua polemica nei nostri confronti, mentre per i 5 lunghi
anni in cui è stata la numero uno del Consiglio comunale di Fidenza (dal 2009 al 2014), come Presidente dell’Aula, non abbiamo
mai avuto alcun problema.
Quando la Gambarini e il suo partito – Forza Italia – governavano Fidenza con una giunta di centrodestra, la nostra Associazione
ha dialogato regolarmente con quegli amministratori e proprio da loro ha ottenuto di poter utilizzare, per la prima volta, il Palazzetto dello Sport per poter celebrare la festività del Ramadan. Palazzetto che abbiamo sempre pagato secondo i prezzi e le modalità che ci ha indicato il Comune di Fidenza. Esattamente come fanno le altre associazioni.
Oggi la consigliera attacca per un volantino apparso sulla pagina facebook della Comunità islamica di Parma e Provincia, in cui
si annunciava il 19 marzo scorso una serata benefica (a Parma) per la “Moschea di Fidenza”.
Sarebbe bastata una telefonata della consigliera e le avremmo spiegato, molto volentieri, che quel volantino è una emerita scemenza, peraltro scritto da un paio di ragazzi che fanno parte della Comunità di Parma e non hanno nulla a che vedere con la nostra Associazione di Promozione Sociale. Appresa la cosa, abbiamo chiesto alla Comunità di Parma di scusarsi per l’accaduto e, pur non avendo colpe, anche la nostra Associazione si unisce a queste scuse. Perché siamo gente onesta, che ama Fidenza. Più di tanti altri.
Spieghiamo anche perché dire che ci sarà una moschea a Fidenza è una scemenza: a Fidenza non sorgerà nessuna moschea, non ci saranno cammelli, muezzin, scimitarre. Non sorgerà nessuna moschea perché la legge regionale 34/2002 lo vieta e perché, soprattutto, non la vogliamo noi.
La legge regionale ci ha permesso di diventare un’Associazione di Promozione Sociale per promuovere il dialogo tra culture, per metterci a disposizione del volontariato fidentino, per poter spiegare che siamo cittadini che amano Fidenza e, come tante altre associazioni, vogliono essere d’aiuto.
Chi pensa di camuffare delle moschee negli spazi di un’Associazione non è un buon musulmano e nemmeno un buon italiano.
Nella nostra nuova sede in Via Pertini noi faremo altro: costruiremo dialogo e fiducia. La consigliera Gambarini sarà sempre la benvenuta perché sappiamo bene che a quello che urla non crede, sotto sotto, nemmeno lei. Noi non siamo uomini di politica ne polemica.
In questo periodo ci siamo sentiti in obbligo di rispondere sui giornali locali ma, non e’ roba che fa per noi.
Il direttivo dell’Associazione Culturale Ennour di Fidenza