
25/10/2009
h.19.30
(si ringrazia fcparma.com per la collaborazione)
“La sconfitta di oggi contro l’Atalanta – dice l’allenatore del Parma FC Francesco Guidolin dopo la sconfitta contro l’Atalanta per 3-1 – ci può stare, perché sia noi che i nerazzurri dobbiamo disputare lo stesso campionato, quello per raggiungere al più presto i 40 punti che significano salvezza. Ci sta una battuta d’arresto: oggi non abbiamo fatto peggio dell’Atalanta, però negli episodi non siamo stati bravi o fortunati come è stata la squadra di casa. La cosa che non mi è piaciuta della mia squadra sono stati i primi dieci minuti del secondo tempo, in cui avremmo dovuto osare di più.”
Francesco Guidolin, una sconfitta che fa male, quella di oggi contro l’Atalanta…
“Ci sta, perché sia noi che l’Atalanta dobbiamo disputare lo stesso campionato, quello per raggiungere al più presto i 40 punti che significano salvezza. Ci sta una battuta d’arresto: oggi non abbiamo fatto peggio dell’Atalanta, però negli episodi non siamo stati bravi o fortunati come è stata la squadra di casa. Abbiamo disputato un primo tempo normale, senza grande spinta, senza correre nessun rischio. Forse avremmo potuto correre qualche rischio in più.
La cosa che non mi è piaciuta della mia squadra sono stati i primi dieci minuti del secondo tempo, in cui avremmo dovuto osare di più. Siamo rientrati nello spogliatoio nervosi per un calcio di rigore che ci è stato assegnato contro e che secondo me bisogna accettare, perché la regola del campo è questa, ed invece di reagire bene da subito, abbiamo reagito dal 2-0 in poi. E lo abbiamo fatto anche bene, secondo me, poi però il 3-1 ha chiuso definitivamente la partita.
Purtroppo questa è stata una settimana particolare: tante voci, tante interviste forse hanno confuso qualcuno: noi sappiamo chi siamo. Abbiamo perso contro una squadra che ha pari valore rispetto a noi.”
Sul calcio di rigore ci sono state tante proteste…
“Il calcio di rigore ha cambiato la partita sicuramente, indipendentemente se c’era oppure no: io non sono abituato a parlare di queste cose. Se l’arbitro ha deciso, vuol dire che in quel momento ha giudicato il tocco di mani fallo da rigore.”
Sul 2-1 ha pensato per un attimo di poter raggiungere il pareggio?
“Sì, perché avevamo gamba, gioventù, brillantezza, intraprendenza; avevamo ancora un po’ di minuti a disposizione. Purtroppo abbiamo subito la terza rete su un’altra disattenzione. Oggi non è andata bene.”
Che differenza c’è tra la sconfitta di oggi e quella contro il Cagliari?
“Contro il Cagliari avevamo giocato molto male; oggi, invece, non abbiamo giocato malissimo. Ci sono mancate un po’ di brillantezza e di vivacità, qualità che spesso abbiamo tirato fuori in questa stagione. Oggi non posso rimproverare granché ai ragazzi, però un discorsetto glielo devo fare domani alla squadra, perché la settimana è cortissima, e dobbiamo ritornare a lavorare per prepararci alla partita di mercoledì sera contro il Bari, altro scontro diretto.”
Galloppa e Dzemaili oggi sono sembrati un po’ in ombra…
“Quando si perde, si perde tutti quanti.”
Oggi è stato un problema dettare l’ultimo passaggio…
“Sì, nel primo tempo tante volte siamo arrivati nella tre quarti dell’Atalanta, e probabilmente è mancata quella preoccupazione di cui ho parlato tanto in settimana, quella preoccupazione che spesso ci ha accompagnati nella passata stagione, anche a Bari.
Evidentemente l ‘Atalanta era molto più preoccupata di noi oggi: rischiava, tentava il contropiede. E’ una virtù che ci è mancata oggi. Nei rovesciamenti di fronte si vedeva che l’Atalanta poteva metterci in difficoltà.”
Forse oggi l’Atalanta è riuscita a fare la partita che avrebbe dovuto fare il Parma…
“Io le partite le interpreto sempre per cercare di andare a pungere l’avversario e per cercare di metterlo in difficoltà attraverso un dispositivo tattico ma attraverso anche una certa mentalità. Il fatto di giocare con tre o quattro difensori per me non conta niente, lo dico da venticinque anni ormai.
A livello di gioco non abbiamo fatto male; abbiamo fatto peggio nelle penetrazioni finali, nel guizzo, nella palla incrociata.”
Paloschi in panchina potrebbe aver favorito l’Atalanta…
“Può darsi. Io Paloschi, come tutti sanno, lo ammiro molto. Io lo sto solo aiutando a crescere. So che ci darà una grande mano, lo spero, ma so anche che ha diciannove anni, e perciò va fatto crescere con pazienza.”
Essere preoccupati e giocare con continuità sembrano due fattori incompatibili…
“Se noi fossimo continui, avremmo venti punti, e allora vinceremmo il campionato. Però, siccome dobbiamo salvarci, qualche passo falso lo facciamo. A volte possiamo e dobbiamo soccombere contro squadre che ci equivalgono: dobbiamo, però, provare ad essere sempre tosti, sempre ostici, sempre determinati.”