
Al via venerdì 25 settembre la prima giornata della Notte dei Ricercatori, la più importante manifestazione europea di comunicazione scientifica, promossa anche quest’anno dall’Università di Parma con la co-organizzazione e il patrocinio di Comune di Parma e IMEM-CNR.
Complessivamente più di 1.700 i visitatori che si sono prenotati per le due giornate.
Gli eventi di venerdì 25 sono in programma al Campus Scienze e Tecnologie (Parco Area delle Scienze) e allo CSAC (Abbazia di Valserena – strada Viazza di Paradigna 1). Il Rettore Paolo Andrei e il Direttore Generale Candeloro Bellantoni alle 18.30 visiteranno al Campus le attività del Plesso di Chimica (Pad. 01) e a seguire quelle del Centro Congressi Aule delle Scienze (Pad. 25). All’appuntamento è stato invitato anche il Sindaco Federico Pizzarotti.
Al Campus sarà possibile visitare le stanze della chimica e il Museo di Cristallochimica, viaggiare nel packaging intelligente, approfondire il comportamento degli edifici in caso di collasso o di terremoto, giocare con la Scienza dei Materiali all’IMEM-CNR e scoprire come funziona la macchina umana in movimento. Alcune attività proposte dai ricercatori del Dipartimento di Medicina e Chirurgia e del Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco riguarderanno invece l’emergenza coronavirus, con focus su farmaci e vaccini, test e tamponi, supercomputer e Big Data, alimentazione e regole di prevenzione, con la possibilità di stampare e portare a casa la propria mascherina ergonomica.
Nella Sala Congressi del Centro Convegni Aule delle Scienze sono in programma 3 “Pillole di Scienza”, con inizio alle 17, dedicate alla prospettiva filosofica della tolleranza, a diritto e giustizia nell’universo di Batman e alle conseguenze economiche del coronavirus.
Sarà esposta anche la macchina da corsa dell’Unipr Racing Team: gli studenti che lavorano al progetto spiegheranno ai visitatori tutti i segreti della monoposto.
Allo CSAC sarà invece possibile effettuare visite guidate gratuite alla mostra “Il canone” di Luca Vitone, aperta al pubblico dal 6 settembre.
Per garantire la massima sicurezza dei visitatori quest’anno tutte le attività ideate dai docenti e ricercatori dell’Ateneo sono a prenotazione obbligatoria, al momento già chiuse.