
Oggi pomeriggio alle ore 15 il sindaco Federico Pizzarotti ha convocato una conferenza stampa presso il Municipio di Parma per “presentare le controdeduzioni inviate al Movimento 5 Stelle in ordine al provvedimento di sospensione dal Movimento stesso, comunicato in data 13 maggio”.
La sala stampa era gremita di giornalisti.
Pizzarotti: “Non ho mai violato il Regolamento del M5S. Ho tentato più volte di mettermi in contatto con il Direttorio, inutilmente. Non ho pubblicato prima l’avviso di garanzia per non coinvolgere altre persone. Essere indagati è completamente diverso dall’essere condannati. Con questa logica della ‘purezza’ si rischia di perdere tutti… non si può usare questo il tema dello scontro ma gli atti amministrativi. Parliamo di idee, non di quanti avvisi di garanzia si hanno”. Al fianco di Pizzarotti c’era il capogruppo della maggioranza Marco Bosi.
“Parma era diventata la Stalingrado d’Italia… poi le cose sono cambiate e noto un atteggiamento da inquisizione contro di noi. – dichiara Pizzarotti – A Ravenna non ci sarà la lista del M5S, per motivi non chiari. Gli attivisti sono disorientati. Io mi aspetto anche la reazione degli attivisti. Molti esprimono vicinanza in privato ma in pubblico non si espongono per non passare come pizzarottiani.”.
“Davanti a noi abbiamo due possibilità. – continua Pizzarotti – Possiamo buttare tutto alle ortiche e non provare a chiarire e ricucire o provare a farlo. Noi comunque andiamo avanti perchè abbiamo una città da amministrare e dei cittadini che contano sul lavoro che stiamo facendo. Lo faremo fino in fondo. Non mi interessano le liste civiche, non mi chiama Renzi tutti i giorni come forse ha detto qualcuno. Visto che la procedura di sospensione non ha efficacia giuridica, con queste risposte ci riteniamo pienamente titolati ad andare avanti. Il nostro documento è molto esaustivo, in particolare con tutti i passaggi del Teatro Regio. Le vie legali potrei adirle per fare rispettare il diritto. Nessuno ha mai voluto uscire: noi riteniamo di essere nel posto, il gruppo consiliare rimane nel M5S perchè la lettera di sospensione di Grillo era rivolta solo a me. Ma bisogna risolvere i problemi, altrimenti prima o poi i nodi vengono al pettine. Quel che è successo non può essere cancellato con un colpo di spugna”.
“I tempi della sospensione potrebbero essere indotti dalle imminenti elezioni amministrative?” chiede un giornalista. “So di correre questo rischio, ma allora dovevano pensarci prima di attivare questo circo mediatico”. “Essere sempre su tutti i giornali… come indagato… beh, diciamo che conta anche l’aspetto umano. – prosegue Pizzarotti – Speriamo che i prossimi giorni siano di confronto… con chi? col Direttorio, con Grillo, con Casaleggio, con l’anonimo staff. E’ importante capire chi assumerà queste decisioni. Penso che un messaggio ‘potevamo agire in modo diverso’ sia dovuto e non poco onorevole. Il Consiglio comunale – conclude il sindaco – deve essere lo spazio del dibattito, non del discredito delle persone e delle Istituzioni, con personaggi che o non hanno amministrato neppure un condominio o hanno amministrato in modi di cui non c’è da vantarsi che cercano solo visibilità sui giornali”.
Pretestuosa la Procura?
L’art. 50 c.p.p. stabilisce che il Pubblico Ministero esercita l’azione penale quando non sussistono i presupposti per la richiesta di archiviazione.
Pertanto, dire che l’esposto è pretestuoso significa – esclusivamente – dire che l’azione del P.M. è pretestuosa perché, se ha ritenuto di sviluppare l’indagine, è il P.M. che ha ritenuto non palesemente infondata la ipotesi della sussistenza di un reato.
Il Sindaco smetta di dire inesattezze o si faccia leggere il codice di procedura penale.
L’avviso di garanzia gli è stato notificato perché, evidentemente, l’indagine è arrivata al compimento di un atto al quale il difensore ha diritto di assistere (art. 369 c.p.p.).
Crede davvero che nessuno si accorga che del “pasticciaccio di via Garibaldi” (sede del Teatro Regio), che è questione politico-amministrativa a prescindere dal problema penale, il Sindaco non vuol parlare perché non sa come giustificarsi?
Parma, 23.05.2016
Giorgio Pagliari
Ieri Pizzarotti aveva scritto sulla sua pagina Facebook: “Ho appena inviato le controdeduzioni richieste. Domani le presenterò pubblicamente e le pubblicherò online. Spero di ricevere una risposta al più presto, e di chiudere questa situazione. Nel video alcuni nostri attivisti e consiglieri chiedono a Di Maio di ascoltarci e di venire a Parma. Non dite che non ci abbiamo provato in ogni modo.”