Oltre 18,2 milioni di contributi a 38 Unioni di Comuni dell’Emilia-Romagna

Aumentati ancora di 400.000 euro i fondi rispetto allo scorso anno, per le prestazioni a comunità locali, cittadini e imprese. Si tratta di risorse statali (8,6 milioni) e regionali (9,6 milioni)

Oltre 18,2 milioni di euro a 38 Unioni di Comuni dell’Emilia-Romagna per rafforzare la qualità delle gestioni associate dei servizi a beneficio di comunità locali, cittadini e imprese. La Regione ha assegnato in questi giorni alle Unioni di Comuni emiliano-romagnole i contributi per il 2020, in base ai criteri già sperimentati nel 2018 e confermati nel 2019, contenuti in un apposito bando, stabiliti dal Programma di riordino territoriale (PRT) regionale 2018-2020.

“Anche quest’anno la Regione Emilia-Romagna è riuscita a incrementare le risorse, per sostenere quei Comuni che, attraverso lo strumento delle Unioni, percorrono la strada virtuosa della gestione associata dei servizi- spiega l’assessore regionale al Riordino istituzionale, Paolo Calvano-. Un processo costruito insieme agli enti interessati, e il Programma di riordino territoriale triennale 2018-2020 aggiornato quest’anno si è dimostrato anche nel 2020 uno strumento molto efficace per raggiungere positivi risultati- aggiunge- confermando gli elementi di innovatività e di premialità introdotti nel PRT 2018-2020 e nel contempo rafforzando le capacità progettuali dei territori della regione”.

Dei 18 milioni e 213 mila euro di finanziamenti assegnati, quasi 9,6 milioni sono risorse della Regione e 8,6 milioni provengono dallo Stato, con un incremento di circa 400 mila euro rispetto al 2019.
Le risorse sono state suddivise nei territori emiliano-romagnoli per gruppi di Unioni tenendo conto del livello di sviluppo, con budget e criteri di riparto differenziati. Una particolare attenzione anche quest’anno è stata dedicata alle unioni montane per le quali, in accordo con UNCEM, è stato effettuato un riparto delle risorse sulla base del monitoraggio delle spese effettivamente sostenute per la gestione delle funzioni a tutela e presidio della montagna e per il suo sviluppo.

Inoltre, quest’anno, un focus specifico è stato rivolto alle Unioni avviate al fine di agevolarle nel raggiungimento degli obiettivi previsti per il 2020 e quindi nell’accesso alle risorse destinate a tali Unioni, alcune delle quali hanno conseguito incrementi consistenti di contributi.

“Abbiamo rafforzato, anche economicamente, il nostro impegno a favore delle Unioni per accompagnarle nel loro percorso di crescita – sottolinea l’assessore Calvano- L’adesione al PRT da parte delle Unioni nonostante le difficoltà dovute al covid è stata pressoché totale, e la Regione ha tenuto a concedere i contributi in tempi record, completando l’istruttoria di assegnazione in meno di un mese. Con questi finanziamenti si chiude la programmazione triennale 2018-2020 ed ora ci metteremo subito al lavoro per il prossimo piano, per sostenere con ancora più forza nuove progettualità e investimenti”.

Per la provincia di Parma, i finanziamenti andranno a 4 Unioni: Unione Bassa Est Parmense (176.892,66); Unione Montana Appennino Parma Est (704.416,67); Unione Pedemontana Parmense (323.146,11) e Unione dei comuni delle valli del taro e del ceno (875.316,89).

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