
05/11/2009
h.09.30
“È ora di farla finita con Giorgio Pagliari depositario della legalità. È bene infatti che si faccia chiarezza su certa ipocrisia perché è più che probabile che lo stesso capogruppo del PD abbia abusato del proprio ruolo di consigliere comunale per utilizzare gli uffici del Comune di Parma per una vicenda legata esclusivamente alla sua attività professionale di avvocato ”.
È dura la replica del consigliere comunale PdL di Parma Giuseppe Pantano, alle dichiarazioni del capogruppo Pd Giorgio Pagliari circa gli avvisi di garanzia recapitati in Municipio per le presunte irregolarità in alcune assunzioni ed affidamenti di incarichi.
“L’avvocato Pagliari farebbe meglio a farsi un doveroso esame di coscienza, visto che di recente ha tenuto un atteggiamento verosimilmente abusivo e illegittimo, prima di pronunciarsi sui fatti di questi giorni, o su vicende del recente passato nelle quali l’amministrazione comunale è stata sicuramente più trasparente e risoluta che quella provinciale di Parma guidata dal suo compagno di partito Bernazzoli. Non credo infatti proprio che sia la persona più credibile per parlare di relativizzazione del principio di legalità, di superficialità, approssimazione e costruzione delle decisioni a prescindere dai vincoli di legge”.
Pantano che nel gruppo di maggioranza in Consiglio comunale di Impegno per Parma è il vice capogruppo in quota al PDL, si riferisce ad un’interrogazione da lui presentata sulle modalità con le quali Pagliari si procurò l’indirizzo di un altro politico, il consigliere comunale di Salsomaggiore Terme, Lupo Barral, per recapitargli una lettera, a firma dell’Avvocato Giorgio Pagliari, che recava la diffida a tenere determinati comportamenti ingiuriosi per nome e per conto di alcuni clienti dello studio legale di cui è titolare. A fornire l’indirizzo di casa di Barral erano stati gli stessi uffici comunali di Salsomaggiore a seguito di una precisa richiesta della Segreteria del Consiglio comunale di Parma datata 20 luglio 2010. Particolare che, secondo l’esponente del PDL fa venire il legittimo dubbio che Pagliari abbia commesso un abuso, è la stretta successione nel tempo di tale richiesta e dell’invio della raccomandata avvenuto il giorno successivo, il 21 luglio 2010, oltre all’anticipazione via fax della stessa missiva ad un quotidiano locale avvenuta la sera stessa del 20 luglio. Il consigliere di maggioranza ha quindi chiesto a Sindaco e Amministrazione comunale, che a breve gli risponderanno in una delle prossime sedute di Consiglio comunale, se non ritengono fondato il dubbio che il Consigliere comunale Giorgio Pagliari abbia abusato del proprio ruolo politico e dell’operato degli uffici del Comune per l’esercizio della propria professione di avvocato che nulla dovrebbe avere a che fare con il suo incarico di consigliere comunale .
“Il dubbio più che fondato quindi non è solo che Pagliari abbia commesso questo piccolo seppur significativo abuso del suo ruolo politico – ha quindi concluso Pantano – ma che sia credibile nelle sue quotidiane prediche sulla legalità all’amministrazione comunale di Parma”.