
Uno spettacolo che si discosta dal solito canovaccio dei virtuosismi della danza alternati a brani strumentali, per raccontare due storie parallele: una, coreografica, con una trama vera e propria, fra intrecci amorosi e tradimenti, attraverso le evoluzioni di diverse coppie di ballo; l’altra, musicale, per ripercorrere le tappe fondamentali della produzione artistica di Astor Piazzolla, dagli esordi fino alla consacrazione come uno dei principali compositori del Novecento.
È l’essenza dello spettacolo “El Ultimo Tango – Piazzolla, Paris, Buonos Aires”, che debutterà in prima assoluta a Parma, in piazza Duomo, mercoledì 15 luglio, nell’ambito della rassegna “Parma and Stars”, organizzata da IKO Italia e dal Comune di Parma con il sostegno di ASCOM (main sponsor).
La danza della Nueva Compañía de Tango Argentina, è accompagnata dall’Orquesta Minimal Flores del Alma (nuovo nome del gruppo Tangoseis che sostituì il quintetto di Astor Piazzolla dopo la scomparsa del Maestro, accompagnando in tutto il mondo la cantante Milva dal 1997 al 2010). Gli stessi musicisti hanno promosso la realizzazione dello spettacolo, a partire da Franco Finocchiaro che ha curato anche la drammaturgia: una trama intrecciata e articolata con vari personaggi, resa chiara nel suo svolgimento grazie al linguaggio del teatro-danza e alla sapiente direzione del raffinato registateatrale giapponese Ida Kuniaki, che da anni vive e lavora in Italia.
Tra i protagonisti in scena, la coppia argentina pluripremiata ai campionati mondiali di tango di Buenos Aires, Neri Piliu e Yanina Quiñones, che ha curato anche le coreografie di questo spettacolo senza precedenti.
“La trama musicale non è stata creata assemblando brani qualsiasi – sottolinea Franco Finocchiaro – ma raccontando un’altra storia: quella musicale di Astor Piazzolla, dalla sua orchestra di tango tradizionale del 1946, ai suoi successi parigini, alla sua musica da film, fino a quella che lo ha consacrato come uno dei principali compositori del secolo scorso. Il corpo di ballo e i coreografi hanno quindi lavorato su questo materiale musicale, che storicamente, a causa della sua complessità, ha sempre tenuto lontani i ballerini di tango”.
LA STORIA
In primo piano, c’è una passione esplosiva e tormentata, in cui il protagonista riversa la sua disperazione di uomo fallito e le sue ultime speranze di riscatto sentimentale, mentre la protagonista, giovane e borghese, è sedotta dall’idea trasgressiva di abbandonarsi ad uno sconosciuto, credendo di autodeterminarsi secondo i precetti del femminismo dell’epoca. Sullo sfondo, gli anni ruggenti della “rivoluzione culturale” e gli altri personaggi: la moglie del protagonista ed il suo amante, il fidanzatino platonico della giovane borghese, due ballerini ed una cantante di tango appena giunti da Buenos Aires per esibirsi ad un veglione di Carnevale. Ed è nell’euforia di questa festa in maschera che la passione sfocia in un gesto estremo, come metafora della morale borghese che oppone il suo ostacolo alle passioni non legittimate dalle sue regole. La protagonista sceglie un futuro per bene, insieme al suo fidanzatino, ma per farlo deve liberarsi definitivamente dall’uomo che continua ad attrarla. La moglie del protagonista, invece, si suicida nel miserabile alberghetto dove vive col marito e con l’altro uomo, mentre il fidanzatino continua ad essere il rassicurante ritratto del bene, restando indifferente alle avance della conturbante cantante di tango.