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01/12/2010
h.12.10
In occasione della giornata contro la pena di morte “Città per la vita, città contro la pena di morte” organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio due iniziative si terranno a Parma.
Il 3 dicembre al liceo Bertolucci di Parma dalle 9.15 alle 10.45 e dalle 11.15 alle 12.45 Billy Moore incontrerà gli studenti della scuola per raccontare la sua esperienza di ex-condannato a morte.
Inoltre sempre il 3 dicembre ore 19.00 presso la chiesa di San Giacomo in via D’Azeglio 35/A si terrà una preghiera per tutti i condannati a morte.
William Moore è un ex condannato alla pena di morte a cui è stata concessa la grazia grazie all’intervento del Rev. Jesse Jackson, di Madre Teresa di Calcutta e soprattutto della famiglia della vittima. William Moore non ha mai negato di aver ucciso un uomo durante una rapina nella sua casa. William Moore nel 1974, di ritorno dal servizio nell’esercito si era ritrovato senza una moglie, in sua assenza finita in un giro di tossicodipendenza, senza soldi, poiché la sua busta paga era intestata alla moglie, e con un figlio di 3 anni da allevare.
La rapina nella casa di un anziano era parsa la soluzione a quella situazione disperata. Purtroppo l’esito non ha fatto che peggiorare la situazione di Moore. Venne arrestato e condannato alla pena capitale. Ma nel braccio della morte, in cui è stato rinchiuso fino al 1990, si è battezzato e ha avuto occasione di cambiare vita, iniziando a studiare teologia.
Ha chiesto perdono alla famiglia dell’uomo che aveva ucciso, ha cominciato a creare gruppi di studio della Bibbia tra i detenuti del Braccio della Morte e per la sua attività umanizzante in carcere è stato soprannominato dalle guardie “the peacemaker”.
La sua esperienza è stata raccontata nel libro scritto da Moore medesimo “I shall not die”.