“Parma non è un’isola felice”

06/07/2012
h.15.00

“A commento dei dati sul mercato del lavoro nella provincia di Parma nel primo trimestre 2012 diffusi questa mattina dall’Osservatorio Mercato del Lavoro della Provincia, si rileva purtroppo che anche il nostro territorio viene inevitabilmente risucchiato nella più generale crisi economica e produttiva nazionale. Sebbene resistano alcune eccellenze quali l’export, la farmaceutica e l’alimentare, il clima generale sembra con il tempo sbiadire i nostri differenziali positivi.
Tra l’altro proprio il settore alimentare negli ultimi tempi lancia avvisaglie preoccupanti e anche il commercio ha invertito, in negativo, l’andamento.
In mancanza di politiche generali per lo sviluppo e addirittura recessive è irrealistico attendersi risultati differenti. L’assenza di politiche nazionali per l’occupazione non può essere sostituita dai pur generosi interventi che a livello provinciale sono stati messi in atto.
La qualità dell’occupazione prodotta subisce un sensibile deterioramento, concentrandosi ormai quasi esclusivamente nel settore della ristorazione e nel turismo e per di più con forme contrattuali sempre più precarie e tendenzialmente irregolari come ad esempio il contratto a chiamata.
Sul versante della lotta alla precarietà, tra l’altro, la recente legge Fornero sul mercato del lavoro, non lascia intravedere possibili miglioramenti.
I dati ufficializzati oggi, che condizioneranno anche il resto dell’anno, confermano le previsioni negative che la CGIL di Parma aveva pubblicamente illustrato già nella seconda metà del 2011.
La CGIL infine risponde positivamente alla sollecitazione giunta oggi del vice presidente della Provincia di rilanciare la collaborazione tra istituzioni e parti sociali e rilancia chiedendo all’amministrazione provinciale, per il mese di settembre, la convocazione di una giornata di discussione franca e approfondita sullo stato e sulle prospettive dell’economia e del lavoro. I dati diffusi oggi richiedono una risposta che sia all’altezza”.