
01/02/2013
h.22.00
Le intercettazioni diffuse oggi da “Il Nuovo di Parma” portano alla luce, in modo inequivocabile, l’unità d’intenti tra il centrodestra che ha affondato Parma e il Comitato Gestione Corretta Rifiuti.
Dalle conversazioni rese note tra il vicepresidente di Iren Luigi Villani e il sindaco Pietro Vignali, emerge perfino che il leader del Pdl, ora agli arresti domiciliari, organizzò talvolta la comunicazione che il Comitato Cgr ha gestito tra i cittadini di Parma.
Ecco la dimostrazione di come il Cgr ha usato la buona fede di tanti cittadini preoccupati per l’ambiente, trasformandola in uno strumento politico di parte.
Altro che scopi nobili e rivendicazioni no-termo per la difesa della salute pubblica. Le intercettazioni effettuate dagli inquirenti certificano che a Parma si era attivata una macchina del fango, per screditare gli amministratori del Pd e in particolare il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli.
Una macchina del fango voluta per impedire, più in generale, che il Pd e il centrosinistra potessero vincere le elezioni di Parma e aprire una nuova stagione per la città.
Ai cittadini di Parma vogliamo spiegare che sulla loro pelle ci sono stati accordi sottobanco per nulla interessati a risolvere i problemi di Parma. Una speculazione, potremmo dire, pronta a scaricare sui contribuenti il peso di 140 milioni di euro, ovvero la somma già spesa da Iren per la realizzazione del termovalorizzatore, oltre al rischio, tutt’ora presente, dei danni pari a 28 milioni da rifondere a Iren per il blocco politico del cantiere.
Lascia esterrefatti, allora, che il rapporto tra Pdl e Cgr venga non solo ammesso, ma addirittura rivendicato dai due assessori che il Comitato ha piazzato nella Giunta grillina di Federico Pizzarotti.
Dichiarazioni che gettano ombre sull’Amministrazione della città e i suoi rapporti oscuri con il peggio del centrodestra parmense.
Pd Parma
Segreteria Provinciale
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02/02/2013
h.19.00
Public Money: i dialoghi imbarazzanti degli arrestati
“Il Sindaco non può tacere, alterato il giudizio degli elettori”
La certificazione dell’esistenza di accordi sotto-banco tra attuali Assessori di Giunta e Villani, esponente del PdL arrestato nei giorni scorsi, obbliga il Sindaco ad uscire dal comodo e sospetto silenzio.
Il programma del Sindaco e del suo Comitato-Cinque Stelle considera naturali e normali intese segrete con esponenti del centro-destra, oggi inquisiti?
Anche il Sindaco era al corrente di tutto? Perchè non lo ha mai reso noto pubblicamente?
Nella campagna elettorale del voto amministrativo, il Sindaco Pizzarotti può dichiarare di non aver mai avuto a che fare con Villani e il PdL? Lo stesso può dire per alcuni esponenti della sua Giunta?
Trova giustificabile utilizzare comunicati denigratori costruiti per gettare fango su persone ed avversari politici?
Questi comportamenti fanno parte degli intenti sbandierati di moralità, trasparenza ed eticità?
In un’intervista nei giorni precedenti il ballottaggio il Sindaco dichiarava apertamente che il Comitato rifiuti era una invenzione dei Cinque Stelle, può dire adesso, da rappresentante delle istituzioni, quali sono stati i suoi effettivi rapporti?
Chi secondo lei riceveva vantaggi elettorali per le azioni illegittime (illegali?) di Vignali-Villani per bloccare i lavori del Termovalorizzatore?
Prova imbarazzo nel vedere che assessori di sua nomina ammettono relazioni nascoste con chi, al contrario, attaccano in pubblico? E’ certo che le mancate dimissioni di Villani non facessero parte di quello stesso ‘dialogo’?
L’operato del vice-Presidente PdL di IREN appare in pieno e totale contrasto con gli interessi della società di cui il Comune è socio: chiederà al Presidente di Iren, all’A.D. Viero e agli altri Sindaci soci di intervenire legalmente contro Villani?
Intravvede gli estremi del reato contro la pubblica amministrazione? Ritiene di escludere possibili complicità?
Nella sua veste istituzionale, nell’interesse dei cittadini, se la sente di non prendere provvedimenti immediati di sua competenza?
Il suo impegno verso la città e verso i suoi rappresentanti in Consiglio Comunale, impone di attivarsi, per evitare ombre e sospetti ad ulteriore discredito dell’ente Comune di Parma. Dopo potrebbe essere troppo tardi.
Massimo Iotti
Consigliere Comunale