Personale di Pietro Signorelli a Tpalazzo

SMA MODENA
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Verrà inaugurata sabato prossimo 15 maggio, alle ore 18, a Tpalazzo, la mostra personale del pittore Pietro Signorelli dal titolo “Sottili magiche trame”, a cura di Anna Poletti Zanella.
Alla presentazione interverranno l’assessore alla cultura del Comune di Parma, Luca Sommi, il critico d’arte Vittorio Sgarbi e Mario Donizetti, questi ultimi autori anche della monografia e del catalogo della mostra di Pietro Signorelli.
Promossa dall’Associazione J.B. Boudard e dal Comitato Femminile del Nastro Azzurro di Parma, la mostra ha il patrocinio del Comune e della Provincia di Parma.
L’esposizione resterà aperta dal 15 al 31 maggio, con orari dal lunedì al venerdì, dalle 16 alle 19 e il sabato e domenica, dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 20.
Vittorio Sgarbi, da sempre estimatore del pittore bergamasco ne dice: “Traspaiono certezze solide e sane, nella pittura di Pietro Signorelli. Regole e cortesie[…] Signorelli crede nell’attualità del passato, nella ribadita validità di un canone formale, nato con la prospettiva rinascimentale, frutto della riflessione razionale sulla varietà indiscriminata della natura. Crede in tutto ciò perché è convinto che nel corso del tempo l’uomo abbia mantenuto una spiritualità con se stesso, chiara, innegabile”.
Anche Mario Donizetti, pittore e saggista, maestro del critico, conferma come unico il lavoro di Signorelli, “grazie al raggiungimento di una pulizia artistica che fa sì che il dipinto sia splendente come una pietra dura levigata”.

L’artista
Pietro Signorelli, nato il 4 aprile 1948 a Treviglio (Bergamo), vive e lavora ad Assisi. Dall’età di 18 anni ha studiato presso l’Accademia di Brera, frequentando i corsi liberi di nudo, perfezionandosi contestualmente grazie agli insegnamenti di Mario Donizetti di Bergamo. Nel 1972 ha allestito una mostra personale alla Galleria Ars Italica di Milano e nel 1973, sempre a Milano, ha vinto il Premio Olimpia.
Seguiranno altre 35 personali mostre in Italia, Svizzera, Germania ed in numerose città europee, ove assai noti sono i suoi ritratti, le sue figure, le nature morte, le composizioni ed i tipici paesaggi lombardi.
Signorelli usa una tecnica di derivazione quattrocentesca, molto elaborata. I pigmenti e le sostanze da lui utilizzate vengono accuratamente macerati ed impastati in maniera particolare che fanno sì che diventino inalterabili alla luce. Questa particolare tecnica, unita alla costante ricerca della perfezione cromatica e plastica, fa sì che spesso l’artista impieghi alcuni mesi a finire una sola opera. Le sue tele risultano spesso quasi eteree, surreali, cariche di una luce astrale.