Pezzuto (PU): “Metà della plastica differenziata a Parma va nell’inceneritore. Il Re è nudo”

SMA MODENA
lodi1

Dispiace che a una mia interrogazione, tutto sommato innocente, debba essere addebitato il “merito” di aver svelato a tutti che il Re è nudo, ma tant’è occorre fare i conti con la cruda realtà: scopriamo oggi, dopo sette anni di raccolta differenziata spinta, di polemiche, di caccia (tutto sommato non particolarmente difficile) al rifiuto abbandonato e di proclami sempre più roboanti sul livello di differenziata raggiunto, scopriamo, dicevamo, che almeno la metà della plastica teoricamente avviata al riciclo finisce invece in pancia all’inceneritore.

Vorrei superare in un sol colpo la fase in cui il “piccolo” consigliere di minoranza urla allo scandalo e chiede invano le teste degli amministratori, per provare a fare qualche ragionamento un po’ più raffinato.

A cominciare da quello che mi pare il problema centrale: questa raccolta differenziata ha bisogno di qualche correttivo. Dico questo perché mi pare che se da un lato è molto bello dichiarare il raggiungimento di quota 80% di differenziata, e pur considerando che il Conai ci riconosce il pieno contributo per tutta la raccolta fatta sul territorio di Parma, è evidente che se poi metà della plastica torna all’inceneritore gran parte dell’impegno dei cittadini a favore dell’ambiente viene quantomeno vanificato.

Qui bisogna intendersi su cosa vogliamo: differenziare i rifiuti, incamerare contributi sempre più sostanziosi con cui finanziare il servizio di raccolta sempre più costoso, o avviare al riciclo quantitativi sempre più ingenti di materiale?

Se si risponde sì anche alla terza domanda è evidente, almeno dopo le risposte fornite, con grande onestà, in Consiglio Comunale dall’assessora Benassi, che ci si incammina in un ambito nel quale c’è ancora molto da fare.

Non è un problema del Sindaco o dell’Assessore, lo so bene, ma è un problema di questo modello di raccolta dei rifiuti che, con tutta evidenza, privilegia l’immagine (la quantità di differenziata prelevata dalle case dei cittadini) rispetto al contenuto (quanti rifiuti avviamo effettivamente al riciclo).

All’amministrazione comunale devo però imputare il fatto di presentarsi sempre come “green” salvo poi nascondere, in questo caso letteralmente, la spazzatura sotto il tappeto. Da un Sindaco che si presenta sempre come appassionato ambientalista mi aspetterei due cose: totale trasparenza e impegno attivo per trovare soluzioni sempre più all’avanguardia rispetto ai limiti e ai problemi che questo modello di gestione di rifiuti presenta. Ecco, due cose che in questo caso non ho visto.

Fabrizio Pezzuto, consigliere comunale Parma Unita