
Intervento tempestivo di due pattuglie dei Carabinieri a casa della donna che, aggredita e minacciata, si era rifugiata dalla vicina di casa chiedendo aiuto.
Nella serata del 19 gennaio, in un Comune della bassa i Carabinieri della Stazione di Polesine Zibello e Busseto hanno arrestato in flagranza di reato un 44enne straniero, ritenuto all’esito degli accertamenti svolti, il presunto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali nei confronti della sua compagna convivente.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori l’episodio ha avuto inizio nel pomeriggio del 19 gennaio, quando l’uomo ha manifestato la sua gelosia nei confronti della compagna, accusandola di intrattenere una relazione clandestina con un altro uomo.
La situazione è rapidamente degenerata. Verso sera, l’uomo non si è calmato, ma ha iniziato a colpire la donna con schiaffi e pugni. In un gesto di violenza estrema, le ha strappato i vestiti di dosso e ha distrutto il suo telefono scagliandolo contro il muro, cercando così di impedirle di contattare le forze dell’ordine.
Fortunatamente, la donna è riuscita a trovare la forza per fuggire dall’appartamento. Si è rifugiata presso una condomina, alla quale ha raccontato la sua drammatica situazione. La vicina, preoccupata per la sicurezza della donna, ha immediatamente chiamato il numero d’emergenza 112. Nel frattempo, l’uomo che aveva capito dove fosse finita la sua compagna, ha raggiunto l’appartamento ed ha iniziato a suonare insistentemente il campanello urlando di farla uscire.
Le pattuglie dei Carabinieri di Polesine Zibello e Busseto sono arrivate tempestivamente sul posto e hanno bloccato l’uomo, mettendo in sicurezza la donna. Grazie all’intervento dei militari, la giovane è stata fatta uscire in sicurezza e trasportata con l’ambulanza all’ospedale di Vaio per ricevere le cure necessarie. Fortunatamente, le sue ferite sono state giudicate lievi.
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In ragione del suo comportamento l’uomo è stato dichiarato in stato di arresto e accompagnato nel carcere di Parma a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il G.I.P. dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto che l’uomo rimanesse in carcere in attesa del processo.
È doveroso rilevare che l’odierno arrestato è, allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.