Pietro Vignali torna sulle locandine delle discoteche di Parma. Con un sogno musicale… (di Andrea Marsiletti)

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Vignali è tornato.

E’ tornato a candidarsi, è tornato in consiglio comunale, è tornato a fare congressi, a fare i brindisi di Natale come quello di ieri sera a Villa Ducale, non ai livelli glamour dei vecchi tempi ma neppure a quelli castigati del Pd.

Ma a me fa più effetto il suo ritorno sulle locandine dei locali della città.


Vignali appare nella locandina della serata di questa sera nella discoteca Corallo nella quale si ricorderanno le serate parmigiane in discoteca negli anni ’90, di cui Pietro Vignali era un protagonista nel ruolo di direttore artistico delle discoteche Ekatos, Bilbao, Andreas, Piacere e altre.

E’ un Vignali giovanissimo, pettinatissimo, seducente.

Si narra che nessuno lo abbia mai visto in pista a ballare, era sempre nelle retrovie, in ufficio, a organizzare, invitare, a gestire i PR e fare liste di ingresso. Reti di conoscenze che nel 2002 contribuiranno a fargli raggiungere la quota di 4.900 preferenze personali alle elezioni comunali di Parma del 2002 (fu il consigliere comunale più votato d’Italia).

All’epoca era anche tastierista di una band chiamata Arcadia… una sorta di Police in salsa parmigiana.


Ricordo che anche Lorenzo Lavagetto si cimentò con la musica come chitarrista nel gruppo dei Culpable. Lo vediamo in questa foto con un giaccone che sembra quello di Eric Draven de “Il Corvo” o del cantante dei Cure Robert Smith.

Chissà a quante ragazzine Lavagetto avrà spezzato il cuore con quella chitarra in mano e quel fascino da tenebroso rockettaro, bello e maledetto! Oppure in elegante giacca e cravatta come appare nel video sotto “Se non ci sei io piango”.


I fan iniziano già a sognare un incontro che non ci sarà mai in politica ma potrebbe esserci grazie alla musica, magari in occasione del concerto di capodanno 2025: Vignali e Lavagetto insieme sul palco live.

Non me ne vogliano quelli del Teatro Regio, ma sarebbe il concerto clou dell’anno, da imballare Piazza Garibaldi.

Un evento pazzesco, kitschissimo, fantastico, imperdibile.

Andrea Marsiletti