Pomodoro, il futuro è alle porte

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28/06/2010
h.14.40

Le regole del funzionamento delle relazioni contrattuali dentro la filiera, la richiesta di rendere obbligatoria l’origine della materia prima nei prodotti trasformati, la richiesta dell’intensificazione dei controlli sui prodotti di importazione. E l’auspicio dell’allargamento dell’esperienza del Distretto del pomodoro a una base territoriale più ampia.
Sono i punti chiave che saranno presentati mercoledì 30 giugno alla Camera di commercio di Parma nel corso del convegno “Pomodoro da industria: le scelte per il futuro”, che vedrà confrontarsi tutte le realtà istituzionali, di produzione e di trasformazione del Nord Italia. L’iniziativa, promossa dal Distretto del pomodoro da industria, si annuncia come una fondamentale opportunità di dialogo e di confronto in un momento particolarmente delicato.
Il comparto del pomodoro si trova infatti davanti a una sfida decisiva: quest’anno si conclude la fase transitoria prevista dall’applicazione della nuova Organizzazione comune di mercato (Ocm), e dal prossimo anno gli aiuti della Pac per gli agricoltori saranno completamente disaccoppiati. Con questo cambiamento verranno meno anche altri elementi che fino ad ora hanno rappresentato un importante supporto, sia pure indiretto, per il buon funzionamento delle relazioni entro il comparto: il ruolo delle Organizzazioni dei Produttori (Op), le relazioni contrattuali tra queste e l’industria di trasformazione, le attività di supporto e controllo della pubblica amministrazione.
Siamo di fronte a una scadenza davvero fondamentale per tutto il comparto: una scadenza che di fatto cambierà radicalmente il quadro. Il Distretto ha voluto riflettere sul tema e mettere tutti gli attori coinvolti a confronto, cercando di contribuire a creare una piattaforma su cui misurarsi. L’obiettivo deve rimanere la competitività, nella consapevolezza che è proprio il binomio qualità–competitività quello su cui bisogna scommettere. Il mercato è sempre più esigente: se la filiera si ritrova unita, questo può giovare al dato territoriale”, ha detto nella presentazione di oggi nella sede della Provincia di Parma il vice presidente della Provincia Pier Luigi Ferrari, presidente del Distretto del pomodoro.
In questo passaggio delicatissimo il Distretto propone un percorso da condividere, anche con le istituzioni al loro massimo livello, per rafforzare la competitività della filiera: il convegno sarà infatti l’occasione per presentare a tutto il Nord Italia documenti e linee guida volti proprio al futuro della filiera e al suo mantenimento anche dopo il disaccoppiamento totale del 2011.
Tre i temi fondamentali anticipati oggi da Gabriele Canali, docente di Economia agraria dell’Università Sacro Cuore di Piacenza e consulente scientifico del Distretto: Le regole del funzionamento delle relazioni contrattuali dentro la filiera – ha spiegato – poiché con le prossime scadenze verranno meno obblighi definiti da regolamenti europei.
La richiesta di rendere obbligatoria l’origine della materia prima utilizzata nei prodotti di prima trasformazione del pomodoro, per rafforzare la garanzia e la reputazione dei nostri prodotti e quindi anche la competitività dei territori. Il tema dei controlli, tema delicato perché ci sono prodotti di importazione extraeuropea che sollevano problematiche importanti: non si vuole correre il rischio di rovinare il mercato a causa di prodotti importati sui quali i controlli siano stati troppo “soft
”.
Accanto a questo, un quarto punto che riguarda lo stesso Distretto: “Quella del Distretto – ha aggiunto – è stata un’esperienza positiva. Tutti i soggetti coinvolti hanno capito l’utilità della collaborazione per rafforzare la competitività: collaborare per competere, dunque.
Proprio guadando agli esiti positivi di questa prima fase di attività, l’intenzione sarebbe quella di poter allargare l’esperienza del distretto un po’ a tutto il Nord Italia”.
Il convegno del 30 giugno si svolge a pochi giorni da WPTC 2010, il congresso mondiale del pomodoro da industria, che si è tenuto in Portogallo dal 21 al 24 giugno. Al Convegno ha partecipato una delegazione del Distretto del Pomodoro, che accanto alle organizzazioni dei produttori, alle Cooperative e alle Industrie private ha rappresentato in contesto mondiale la realtà produttiva del Nord Italia e ha evidenziato l’impegno della parte pubblica di accompagnare la filiera in questo momento di forte cambiamento.

IL PROGRAMMA DEL CONVEGNO
Pomodoro da industria. Le scelte per il futuro
30 giugno 2010 – Camera di Commercio di Parma – Sala Aurea

Ore 9.30 Saluti

Andrea Zanlari

Presidente CCIAA Parma

Apertura lavori

Pier Luigi Ferrari

Presidente Distretto del Pomodoro da Industria e vice presidente Provincia di Parma

Ore 10.00 Intervento introduttivo

Costantino Vaia

Presidente AMITOM

Ore 10.15 Relazione

Gabriele Canali

Università del Sacro Cuore di Piacenza

Ore 10.45 Parola ai rappresentanti della filiera

Organizzazioni Produttori del Nord Italia

Industrie private del Nord Italia

Cooperazione

Professionali Agricole (Coldiretti, Confagricoltura, Cia)

Ore 12.00 Interventi

Tiberio Rabboni

Assessore all’Agricoltura Regione Emilia Romagna

Claudio Sacchetto

Assessore all’Agricoltura Regione Piemonte

Rappresentanti

Assessorati all’Agricoltura Regione Lombardia e Regione Veneto

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