Positiva all’alcol test va fuoristrada in via Emilio Lepido e un 30enne denunciato per furto

SMA MODENA

Nelle prime ore della mattina del 3 ottobre, le Volanti della Questura sono intervenute per la segnalazione di un’auto fuoristrada, ritrovata in un campo adiacente alla SS9 nei pressi di via Emilio Lepido.

La segnalazione arrivava alla s.o. da cittadini di passaggio che, insospettiti dalla presenza dell’auto, si erano avvicinati alla stessa con l’intento di capire se vi fosse qualcuno che necessitasse di soccorso.

Avvedutisi della presenza, all’interno dell’auto, di una donna che appariva a prima vista poco lucida e disorientata, i soccorritori chiamavano subito il 113.

Dopo l’arrivo immediato della polizia sul luogo dell’indicente, gli operatori, riscontravano la presenza di una donna di mezza età all’interno dell’abitacolo.

I poliziotti notavano che la Mercedes Benz guidata dalla stessa era danneggiata in più parti e che nessun altro veicolo era stato coinvolto nel sinistro. Provando a interagire con la donna, cosciente, gli operatori riuscivano ad avere la sua versione dei fatti secondo cui sarebbe finita fuori strada nel tentativo di scansare un animale che improvvisamente le avrebbe tagliato la strada.

Date le condizioni della donna che, di fronte agli operatori appariva visibilmente in evidente stato alterato e pronunciava frasi sconnesse con tono di voce alto, veniva chiamato sul posto il soccorso sanitario e, successivamente, la stessa veniva trasportata nel locale pronto soccorso per procedere ad accertamento urgente circa l’assunzione di sostanze alcoliche e stupefacenti.

L’esame permetteva di rilevare la presenza di 2,09 g/L di alcol nel sangue.

La donna veniva così denunciata per guida in stato di ebbrezza.

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Nella stessa giornata, delle confezioni di tonno come bottino hanno messo nei guai un trentenne marocchino, con precedenti penali.

Il giovane è stato rintracciato da due poliziotte della Squadra Mobile della Questura che, durante il servizio, insospettite alla vista di un soggetto che correva in maniera forsennata, hanno subito provato a capire cosa stesse succedendo.

Il soggetto era già conosciuto e dopo averlo raggiunto appuravano che si trattava di un addetto alla vigilanza del supermercato Conad. Questi tentava invano di raggiungere un soggetto che all’interno di una borsa di tela bianca aveva occultato e asportato dei prodotti dal supermercato, senza pagare.

L’addetto spiegava agli operatori che l’uomo era salito su un bus pubblico poco prima dell’arrivo della pattuglia. Le due poliziotte non esitavano a mettersi all’inseguimento del mezzo.

Una volta raggiunto l’autobus e avergli sbarrato la strada, le operatrici della Squadra Mobile hanno prontamente fatto accesso sul veicolo e, dalle descrizioni ci cui erano già in possesso, hanno individuato immediatamente l’uomo, con ancora addosso la sacca da cui fuoriusciva la merce.

La refurtiva era costituita da 15 confezioni di tonno di diversa grandezza; dalla ricostruzione dei fatti si accertava che il giovane, all’interno del supermercato, aveva superato le casse passando al di sotto delle porte automatiche per poi dirigersi correndo verso l’uscita.

Condotto in Questura, dopo le formalità di rito, il soggetto veniva denunciato per furto aggravato.

Contestualmente a detti episodi, nella serata di ieri, altre pattuglie della Questura di Parma, con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia e della Polizia Locale, hanno proceduto a serrati controlli nell’ambito dei programmi finalizzati a prevenire il crimine diffuso e lo spaccio nei punti nevralgici della città.

Sono stati attenzionati in particolare il centro città, Piazzale della Pace, Piazza Garibaldi e strade limitrofe, nonché i quartieri Cinghio, Montanara e di Oltretorrente.

Sono stati identificati circa 50 soggetti e controllati 30 veicoli. Sono stati ispezionati diversi locali, grazie anche alla collaborazione del nucleo commercio della Polizia Locale che ha proceduto ai controlli sulla regolarità della documentazione e dei permessi degli esercizi adibiti alla vendita di alimenti e bevande.

Questura di Parma