
Marcello Frigeri racconta in tempo reale ai lettori di ParmaDaily il suo viaggio negli Stati Uniti da Chicago al “Profondo Sud” fino alla Louisiana.
Grazie per bellissimo reportage. PrD
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TAPPA 1: CHICAGO
Chicago è un’intenzione, un vorrei perché, così sembra pensare, volere è potere.
Nella sua placida calma di metropoli produttiva e multietnica non soffre la supremazia di New York, più gettonata e conosciuta oltre oceano. Si adagia sul quieto e grande lago Michigan, vezzeggiata dal vento che scende da nord.
Ha l’aria di chi conosca a fondo la sua bellezza, comunque mai grezza né diamantata, ma pulita e fresca.
Ed è una bellezza che si incontra a un certo punto con un’anima scura e corvina, di quelle che se una luce tenta di illuminarle a risaltare è il buio in cui la luce si perde. È così, Chicago, un’intenzione di potere, la contraddizione fatale tra la luce che tutto illumina e le profondità di un prezioso segreto. E tutto, anche il tempo e il suo ritmo, scorre lungo il fiume che l’attraversa, come un lungo e sinuoso serpente che si inabissa nelle acque tranquille del Michigan.
Qui sono le 4.30 del mattino e si è svegli. Tra qualche ora andiamo a prendere l’auto, ci aspetta un tratto lungo qualche centinaio di miglia lungo la route 66, tra cittadine perse nel profondo Illinois con i drive in e le stazioni di benzina anni ’50, fino a St. Louis, Missouri, che a mio parere conserva tuttora il fascino della linea di confine tra le Grandi Pianure e, più a nord, le regioni della catena della ruggine.
Poi scenderemo, l’Arkansas e la Louisiana attendono solo di essere vissute.