A chi interessa la coerenza con le 5 Stelle?

SMA MODENA
lombatti_mar24

13/11/2012

Queste sono settimane di gran lavoro della giunta che sta impostando il bilancio di previsione 2013 del Comune di Parma, studiano cosa tagliare e cosa metterci dentro sulla base delle risorse consentite dalle ristrettezze dei conti comunali.
E’ questo il primo vero scoglio che deve affrontare la giunta grillina, e questa volta non basterà sostituire l’auto blu con una Opel Zafira a metano o autoridurre l’indennità degli amministratori del 10% ma bisognerà decidere quali sono oggi le esigenze inalienabili dei cittadini e le priorità su cui concentrare i pochi soldi a disposizione. Cioè sarà necessario fare quello che fin qui il M5S non ha fatto in questi primi mesi di governo. L’ho già scritto (leggi): il limite di questa Amministrazione comunale è che ancora non si comprende dove voglia andare a parare, quali obiettivi abbia in testa, come intenda affrontare i due temi fondamentali, ovvero garantire i servizi e gestire il debito. Io non ho ancora capito se per il M5S è più importante un anziano, un bambino, un incontro partecipato, una tonnellata di rifiuti in meno da smaltire, un pannello fotovoltaico, una diretta streaming o se tutto indistintamente ha lo stesso valore… sempre che la colpa non sia mia che mi sono perso qualche tweet chiarificatore.
E sottolineo questa lacuna con buona pace del sindaco che banalizza le critiche di Dall’Olio quando obietta che manca “una visione della città”… ma se la non riposta a Dall’Olio a noi può anche non interessare, non comunicare alla città quale si vuole e cosa si crede possibile per il suo futuro è grave. Tra l’altro definire una direzione di marcia sarebbe nell’interesse anche dell’Amministrazione comunale, perché aiuterebbe i cittadini a dare un significato ad eventuali tagli dolorosi che, in assenza di un disegno d’insieme che dà un’anima alla giunta, procureranno una riduzione del consenso. E a quel punto non basterà più l’immagine simpatica e talentuosa del sindaco per coprire tutto.
In un periodo di crisi economica drammatica come quella che stiamo vivendo, di aumento del prelievo fiscale a livello nazionale, di perdita di posti di lavoro, le priorità del Comune non possono che essere rivolte ai più deboli, alle famiglie, alle persone svantaggiate. Sacrosanta, a riguardo, la recente presa di posizione dei sindacati contro il taglio di 82.000 euro agli assegni di cura e all’assistenza domiciliare agli anziani.
Tutto il resto è importante, importantissimo, ma deve venire dopo.
In tempi gramissimi, ogni risorsa economica, mentale e di tempo che venga destinata ad interventi non prioritari apparirebbe e sarebbe un lusso, uno spreco di denaro pubblico, cattiva amministrazione.
Ai parmigiani che al ballottaggio hanno votato Pizzarotti senza sapere chi fosse, e per mille ragioni del mondo, ma non per il suo programma che neppure hanno letto, non gliene frega nulla della coerenza dell’Amministrazione comunale con la mission delle 5 Stelle fatta di energia rinnovabile, connettività pubblica, acqua pubblica, raccolta dei rifiuti e rimozione dei cassonetti, prodotti a km zero, decrescita felice… oggi non sono queste le priorità perché altre sono le preoccupazioni e le minacce che incombono sulle famiglie di Parma.
Tra un anno la speranza di tutti è che la durezza di questa crisi si sia allentata.
A quel punto, con un firmamento meno cupo, si potrà tornare ad alzare lo sguardo al cielo ed ammirare le stelle.

Andrea Marsiletti

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Circo con animali, se l’ordinanza non basterà si cambi il Regolamento comunale
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Inceneritore, qualcuno giocava a ciapanò?

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SMA MODENA
lombatti_mar24

13/11/2012

Queste sono settimane di gran lavoro della giunta che sta impostando il bilancio di previsione 2013 del Comune di Parma, studiano cosa tagliare e cosa metterci dentro sulla base delle risorse consentite dalle ristrettezze dei conti comunali.
E’ questo il primo vero scoglio che deve affrontare la giunta grillina, e questa volta non basterà sostituire l’auto blu con una Opel Zafira a metano o autoridurre l’indennità degli amministratori del 10% ma bisognerà decidere quali sono oggi le esigenze inalienabili dei cittadini e le priorità su cui concentrare i pochi soldi a disposizione. Cioè sarà necessario fare quello che fin qui il M5S non ha fatto in questi primi mesi di governo. L’ho già scritto (leggi): il limite di questa Amministrazione comunale è che ancora non si comprende dove voglia andare a parare, quali obiettivi abbia in testa, come intenda affrontare i due temi fondamentali, ovvero garantire i servizi e gestire il debito. Io non ho ancora capito se per il M5S è più importante un anziano, un bambino, un incontro partecipato, una tonnellata di rifiuti in meno da smaltire, un pannello fotovoltaico, una diretta streaming o se tutto indistintamente ha lo stesso valore… sempre che la colpa non sia mia che mi sono perso qualche tweet chiarificatore.
E sottolineo questa lacuna con buona pace del sindaco che banalizza le critiche di Dall’Olio quando obietta che manca “una visione della città”… ma se la non riposta a Dall’Olio a noi può anche non interessare, non comunicare alla città quale si vuole e cosa si crede possibile per il suo futuro è grave. Tra l’altro definire una direzione di marcia sarebbe nell’interesse anche dell’Amministrazione comunale, perché aiuterebbe i cittadini a dare un significato ad eventuali tagli dolorosi che, in assenza di un disegno d’insieme che dà un’anima alla giunta, procureranno una riduzione del consenso. E a quel punto non basterà più l’immagine simpatica e talentuosa del sindaco per coprire tutto.
In un periodo di crisi economica drammatica come quella che stiamo vivendo, di aumento del prelievo fiscale a livello nazionale, di perdita di posti di lavoro, le priorità del Comune non possono che essere rivolte ai più deboli, alle famiglie, alle persone svantaggiate. Sacrosanta, a riguardo, la recente presa di posizione dei sindacati contro il taglio di 82.000 euro agli assegni di cura e all’assistenza domiciliare agli anziani.
Tutto il resto è importante, importantissimo, ma deve venire dopo.
In tempi gramissimi, ogni risorsa economica, mentale e di tempo che venga destinata ad interventi non prioritari apparirebbe e sarebbe un lusso, uno spreco di denaro pubblico, cattiva amministrazione.
Ai parmigiani che al ballottaggio hanno votato Pizzarotti senza sapere chi fosse, e per mille ragioni del mondo, ma non per il suo programma che neppure hanno letto, non gliene frega nulla della coerenza dell’Amministrazione comunale con la mission delle 5 Stelle fatta di energia rinnovabile, connettività pubblica, acqua pubblica, raccolta dei rifiuti e rimozione dei cassonetti, prodotti a km zero, decrescita felice… oggi non sono queste le priorità perché altre sono le preoccupazioni e le minacce che incombono sulle famiglie di Parma.
Tra un anno la speranza di tutti è che la durezza di questa crisi si sia allentata.
A quel punto, con un firmamento meno cupo, si potrà tornare ad alzare lo sguardo al cielo ed ammirare le stelle.

Andrea Marsiletti

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