Procurade ‘e Moderare

SMA MODENA
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03/06/2010
h.17.50

Canzoni di Lotta, la rubrica di ParmaDaily gestita dal Direttore Andrea Marsiletti in collaborazione con alcuni compagni di Rifondazione Comunista e dei Comunisti Italiani di Parma.

PROCURADE ‘E MODERARE
Inno contro i feudatari – Francesco Ignazio Mannu – 1794

Appassionato inno contro la prepotenza feudale dei proprietari terrieri. Questo canto di protesta popolare è stato composto alla fine del 1700 da Francesco Ignazio Mannu, Cavaliere e Magistrato (nato a Ozieri il 18 maggio 1758 e morto a Cagliari nel 1839).
Questo Inno è stato scritto in seguito ai drammatici eventi vissuti dal popolo sardo dopo i fatti del 28 aprile 1794, giorno in cui iniziò la rivolta guidata da Giovanni Maria Angioj. Può essere annoverato tra i canti popolari più antichi d’Europa. L’opera è articolata in 47 ottave logudoresi e 375 versi che evidenziano la forte identità del popolo sardo e la sua propensione alla ricerca della democrazia e della giustizia anche attraverso la lotta al potere ingiustificato dei feudatari. Questo inno “Su patriotu sardu a sos feudatàrios”, meglio conosciuto come “Procurade ‘e moderare”, è stato pubblicato per la prima volta in Corsica nel 1794, esprime la volontà di riscatto della Nazione Sarda.
Alcuni l’anno definita “La Marsigliese Sarda”, forse per il suo interno vigore, una forza e un richiamo appassionato al popolo sardo nella condanna senza appello per chi aveva sfruttato e soggiogato le persone.
Questo brano, a cui è difficile rimanere indifferenti, non solo risveglia le coscienze sul lato emotivo delle persone ma può anche essere considerato un alto esempio della letteratura isolana, per la dignità espressiva e per le sue idee. L’ideologia illuministica che possiamo trovare alla base di “Procurade ‘e moderade” si inserisce nel nazionalismo proto-romantico; un forte legame con lo spirito dell’indipendenza delle colonie d’America, con la Rivoluzione Francese e con i Diritti dell’Uomo e del Cittadino. Questo inno non è alieno dal forte slancio e dalla tempesta di Sturm und Drang tedesco, ne condivide l’anelito; la fede e la ragione sono nell’inno in armonia sinergica per contrastare “l’ancien régime” e il suo feudalesimo, un appello per il Risorgimento nazionale sardo contro lo straniero piemontese. 

                                                                                Fabio Giovanni Malandra

Traduzione in italiano:

Fate in modo di moderare
Baroni (proprietari terrieri),
cercate di moderare la vostra tirannia,
Altrimenti, a costo della mia vita,
tornerete nella polvere (per terra),
La guerra contro la prepotenza
è stata già dichiarata
e nel popolo la pazienza
inizia a mancare

State attenti perché contro di voi
si sta levando il fuoco,
Attenti perché non è un gioco,
se questo inizia per davvero
Guardate che le nubi
preannunciano il temporale
Gente consigliata male
ascoltate la mia voce

Non continuate ad usare lo sprone
sul povero ronzino,
o in mezzo al cammino
si ribellerà imbizzarrito;
è così stanco e malandato
da non poterne più,
e finalmente dovrà rovesciare
il basto e il cavaliere.

Il popolo sardo
che era caduto in un profondo letargo
Finalmente anche se disperato
si accorge di essere schiavo
Sente che sta soffrendo
solo a causa dell’antica indolenza
Feudo, legge nemica
di ogni buona filosofia!

Questa, o popolo sardo,
è l’ora di eliminare gli abusi
Abbasso le abitudini nefaste,
contro ogni dispotismo
Guerra, guerra all’egoismo
e guerra agli oppressori
È importante che questi piccoli tiranni
vengano vinti.

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