
Vinitaly 2025 sta per aprire le porte e il Consorzio Vini Colli di Parma si prepara a presentare Malvamici, un progetto che nasce per promuovere la Malvasia e la gastronomia parmense, creando nuovi legami tra vino e cucina.
Un percorso esperienziale pensato per coinvolgere pubblici diversi e raccontare un territorio fatto di qualità e creatività. La presenza in fiera non è solo un’esposizione di prodotti d’eccellenza, ma un’occasione per condividere un racconto autentico, capace di unire tradizione e innovazione.
“Vinitaly rappresenta un’occasione unica per mostrare al mondo la nostra idea di territorio e il modo in cui intendiamo raccontarlo attraverso la Malvasia. Con Malvamici vogliamo raccontare la nostra identità, che non è legata solo ai prodotti che nascono dalle nostre colline, ma anche alla capacità di creare un linguaggio contemporaneo e condiviso, che trova espressione nel bicchiere e nel piatto. Un racconto corale che parla di qualità, di collaborazione e di visione”, dichiara Tommaso Moroni Zucchi, Presidente del Consorzio Vini Colli di Parma.
Il viaggio di Malvamici prende forma domenica 6 aprile, alle 16:30, con la masterclass “Malvamici: un legame d’eccellenza tra Malvasia di Candia Aromatica e la gastronomia parmense”, guidata da Antonella Pizzi, sommelier AIS Parma, coautrice del libro “La Malvasia di Parma. Passato, presente e futuro”. Durante l’evento, sarà illustrata la straordinaria versatilità della Malvasia di Candia Aromatica, attraverso abbinamenti studiati per esaltare i sapori e le caratteristiche del vino.
A presentare il progetto e a sottolinearne il valore saranno Tommaso Moroni Zucchi, Presidente del Consorzio Vini Colli di Parma, e Ugo Bertolotti, Presidente FIPE e Consigliere Consorzio Parma Quality Restaurants, che interverranno per spiegare come Malvamici rappresenti un esempio concreto di collaborazione tra produttori, ristoratori e istituzioni.
Nel corso della masterclass, due piatti d’autore, due interpretazioni creative dei prodotti del territorio sono pronti a dar voce alla versatilità del vitigno. Pietro Leoni, chef del ristorante Il Cerchio a Collecchio, propone un piatto complesso e raffinato: Uovo CBT (cottura sottovuoto a bassa temperatura), crema di pane, finti funghi, cipolla bruciata e Malvasia passita. Questo gioco di contrasti e consistenze sarà valorizzato dalla Malvasia Spumante DOC Colli di Parma Costamediana Ca’ Nova – Cantine Moroni Zucchi, annata 2023, scelta per la sua capacità di esprimere eleganza e complessità e per la versatilità con cui si presta a piatti di cucina contemporanea.
Luca Bagnoli, chef del ristorante Gustincanto di Fidenza, presenta un dessert inedito: Composizione di frutta, namelaka alla banana e Malvasia in 3 consistenze, un’armonia di sapori tra frutta fresca e Malvasia dolce e secca. L’abbinamento con la Malvasia Frizzante DOC Colli di Parma – Cantina Lamoretti, annata 2024 dimostra come la vinificazione tradizionale possa adattarsi a creazioni innovative e inaspettate.
Tra le proposte che arricchiscono il progetto Malvamici, anche il contributo del Relais Ristorante “I 12 Monaci” di Fontevivo (Parma), rappresentato dallo chef Andrea Nizzi, che pur non presente a Verona, fornirà per l’evento una creazione originale: il “Lollipop di Strolghino”. Presentato in occasione dell’incontro con i ristoratori per il progetto Malvamici, il prodotto viene proposto in degustazione nel corso delle animazioni in stand. Un assaggio che unisce creatività e tradizione, perfettamente in linea con lo spirito di innovazione e autenticità del progetto.
Ma raccontare un territorio significa anche creare legami e accogliere prospettive nuove. La partecipazione del Consorzio Vini Colli di Parma a Vinitaly si articola attraverso una collaborazione strategica con il Consorzio Vini DOC Colli Piacentini e il GAL del Ducato, grazie alla presenza condivisa nello stand e alla sinergia con le Strade Vini e Sapori di Emilia, in particolare con la Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli di Parma.
Cuore pulsante della partecipazione alla manifestazione i produttori associati al Consorzio, protagonisti di questo racconto collettivo e pronti a portare la loro esperienza e passione al pubblico di Vinitaly 2025. Tra questi, Cantine Cerdelli, Cantina Lamoretti, Cantine Moroni Zucchi, Camillo Donati, Monte delle Vigne, Oinoe – Vini e Vigneti di Parma, Podere Crocetta, Cardinali Paolo, Agriturismo Il Fienile, Società Agricola Illica.
Lunedì 7 aprile, l’attenzione è tutta rivolta ai prodotti simbolo del territorio. Alle 11:30, il Parmigiano Reggiano, proposto in tre diverse stagionature, sarà affiancato dai Vini dei Colli di Parma per esaltarne ogni sfumatura. Alle 12:30, sarà la volta del Prosciutto di Parma DOP e Culatello, accompagnati da una selezione di etichette locali. L’incontro tra sapori autentici e Malvasia si arricchisce della creatività del barman Andrea Boschi (Gustincanto, Fidenza), con cocktail inediti capaci di rinnovare l’esperienza degustativa con spirito contemporaneo.
Nel pomeriggio, alle 16:30, la masterclass “L’Emilia dei 5 sensi. Viaggio lungo le Strade Vini e Sapori di Emilia”, organizzata dal GAL del Ducato, offre un percorso sensoriale tra vigneti, sapori e paesaggi. Sarà un’occasione unica per scoprire il territorio attraverso le esperienze delle Strade Vini e Sapori di Emilia: Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli di Parma, Strada dei Colli Piacentini, Strada del Fungo Porcino di Borgotaro, Strada del Culatello di Zibello e Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina.
E se il viaggio sembra già completo, martedì 8 aprile si aggiunge invece un nuovo capitolo. Lo chef Simone Ollari e il bartender Stefano Narlè (Bar La Fata e la Strega – San Secondo Parmense) offrono la loro personale interpretazione del territorio con abbinamenti gastronomici e cocktail ispirati alla Malvasia. Creatività e tradizione, ancora una volta fianco a fianco.
Nel corso della manifestazione, troverà spazio anche la presentazione del libro dedicato alla Malvasia a cura di Paolo Tegoni, gastronomo, docente e sommelier, che ne racconta la storia, le espressioni e il valore culturale. Un contributo prezioso che arricchisce ulteriormente il racconto di Malvamici e il suo legame con il territorio.
L’appuntamento è a Verona dal 6 al 9 aprile. Il viaggio di Malvamici è appena cominciato.