
“Davvero per risolvere il problema delle prostitute basterebbe fare pagare loro le tasse con una legge nazionale? L’assessore Casa sembra esserne convinto, io no”. A dirlo è la parlamentare Pd Patrizia Maestri commentando alcune dichiarazioni dell’assessore al Turismo e Attività produttive del Comune nell’ambito di alcune risposte date su questo ai lettori su alcuni siti di informazione locale.
“Troppo spesso la soluzione che viene evocata – afferma la deputata Pd – è quella di rinchiudere queste ragazze e donne in case come se bastasse non vederle nelle nostre strade per stare più tranquilli, ma il problema è la tratta in mano alla criminalità organizzata. Come dimostrano le esperienze condotte in Olanda e in Germania la legalizzazione della prostituzione non ha sconfitto questo fenomeno e la regolarizzazione del lavoro delle prostitute si è rivelata illusoria. In Svezia dove il governo ha deciso di punire i clienti, supportare le prostituite, e fare campagne comunicative in 5 anni cinque anni la prostituzione in strada è diminuita del 30-50%, ma negli stessi anni, è aumentata nei paesi confinanti”.
“Non c’è bacchetta magica – continua Maestri – Non si risolve il problema della prostituzione su strada se non c’è un lavoro paziente sul territorio, in cui si intrecciano processi complessi, a partire da quello migratorio. Un lavoro di relazione che coinvolga operatori sociali, mediatori culturali, forze dell’ordine, prefettura, azienda ospedaliera e, soprattutto, i cittadini”.
Secondo la deputata Pd c’è da lavorare anche a livello nazionale su questo delicato tema. “Credo – conclude la deputata – sia necessario intervenire sulla punizione dei trafficanti e sul nuovo piano antitratta per rafforzare gli interventi di assistenza alle vittime. Servirebbe anche una riflessione molto seria sul piano culturale, che consideri gli uomini, perché senza clienti la prostituzione non esisterebbe. Occorre interrogarsi sulla sessualità maschile anche a partire dalla consapevolezza dell’esistenza di stereotipi messi finalmente a fuoco grazie al lungo cammino compiuto dalle donne in questi anni per la libertà femminile”.