Quattro nuove pietre di inciampo a Parma

Si è svolta questa mattina la Cerimonia di posa delle Pietre d’Inciampo.  

L’iniziativa rientra nell’ambito di quelle previste a Parma in occasione del Giorno della Memoria, per ricordare le vittime dell’Olocausto, nell’anniversario della data in cui le truppe dell’Armata Rossa liberarono i pochi superstiti del campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia, nel 1945.  

La Cerimoniapromossa da ISREC – Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea – insieme al Comune di Parma – Assessorato a Partecipazione, Associazionismo e Quartieri, ha preso avvio in borgo della Pace 8, con la posa della pietra dedicata a Sergio Larini, soldato del 33° Reggimento di Artiglieria della Divisione “Acqui”, scampato all’eccidio di Cefalonia, fu catturato dai tedeschi sull’isola greca il 23 ottobre 1943. Internato in diversi campi, fuggito dal campo di Hohenstein, in Prussia Orientale, catturato nuovamente dai tedeschi e infine liberato dalle truppe sovietiche, nel maggio 1945. 

Al momento hanno preso parte il Sindaco, Michele Guerra, l’Assessora alla Partecipazione Daria Jacopozzi, il Presidente del Consiglio Comunale Michele Alinovi, Carmen Motta Presidente di Isrec, Marco Minardi Direttore di Isrec, il ricercatore Isrec Domenico Vitale, i consiglieri comunali Priamo Bocchi e Giulio Guatelli, i rappresentanti di Aned – Associazione Nazionale ex Deportati – con il presidente Vittorio De Pau, dell’Associazione Divisione Acqui sezione di Parma, con Paolo Azzali, di Anmi – Associazione Nazionale Marinai d’Italia – con Francesco Piermarini, autorità civili e militari e rappresentanti dei Quartieri. Con loro c’erano anche i famigliari di Sergio Larini: la figlia Paola Larini, il figlio Alessandro Larini ed il nipote Gabriele Tagliavini. 

La Presidente di Isrec, Carmen Motta, ha sottolineato come “attraverso le pietre di inciampo ricordiamo tutti coloro che hanno sacrificato le loro vite per permettere a noi di vivere in democrazia e libertà”.   

“Le Pietre d’Inciampo – ha rimarcato il Sindaco Michele Guerra – rappresentano la necessità di una memoria ampia che segna la città. Sono una mappa che interroga chi le incontra, sono la testimonianza della storia umana e politica di persone che hanno creduto negli ideali di democrazia e libertà che oggi anche noi siamo chiamati a portare avanti”.  

La cerimonia è proseguita in via XX Marzo 9, con la posa della pietra dedicata a Luigi Lusardi. Entrò a far parte della Resistenza già nel 1943 e divenendo uno dei membri del CLN di Parma. Il 31 gennaio 1944 fu arrestato a Parma e portato nel carcere di San Francesco. Internato a Fossoli, venne poi deportato a Mauthausen. Trasferito infine nel sottocampo di Ebensee, morì nel lager il 20 febbraio 1945. L’Assessora alla Partecipazione, Daria Jacopozzi, ha rimarcato il valore delle scelte coraggiose fatte da coloro che sono ricordati attraverso le Pietre di Inciampo. “Fu la scelta giusta – ha detto – in un tempo particolarmente difficile. Un monito per noi, per le sfide che siamo chiamati quotidianamente ad affrontare”. In rappresentanza della famiglia, la pronipote Valeria Devoti e la parente Anna Maria De Paoli.  

In via Racagni 12, è stata posata la pietra dedicata a Marcellino Jannucci. Sottotenente del III Battaglione dell’83° Reggimento Fanteria “Venezia”, catturato dai tedeschi il 10 ottobre 1943 sul fronte balcanico. Prigioniero di guerra, prima a Belgrado, poi a Semlin e infine nel campo di concentramento di Ebensee, in Austria, dove rimase fino all’arrivo delle truppe americane, che liberarono il lager nel maggio 1945. Al momento ha presenziato una rappresentanza dei bambini dell’asilo Pink Panther.  

In via Navetta, all’altezza del civico 33, è stata posata la pietra dedicata a Luciano Iaschi, Partigiano della 31° Brigata Garibaldi “Copelli” viene catturato dai tedeschi a Varano de’ Melegari, durante un rastrellamento. Internato dapprima nel campo di transito di Bolzano poi a Mauthausen e infine mel nel sottocampo di Gusen dove morirà il 18 aprile. E’ stato un momento commovente che ha visto la presenza della nipote, Antonella Iaschi, venuta appositamente dalla Calabria. Alla cerimonia ha preso parte una rappresentanza della Cooperativa Insieme, centro socio riabilitativo.  

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