Quell’attendismo dell’AUSL di Parma…

SMA MODENA
lombatti_mar24

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03/11/2009
h.16.40

“L’AUSL di Parma sta di fatto impedendo l’attuazione sul territorio del comune di Parma della misura regionale anti crisi che prevede la distribuzione gratuita dei farmaci di fascia C alle famiglie indigenti”.
Lo afferma in una interrogazione alla Giunta regionale il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Luigi Giuseppe Villani, che riferisce della delibera di Giunta regionale 1036/2009 per cui tale distribuzione gratuita va attuata a favore delle famiglie indigenti in carico/individuate dai Servizi Sociali dei Comuni e della Circolare applicativa n. 9 del Direttore Generale Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia-Romagna inviata il 27 luglio 2009 ai Presidenti delle Conferenze Territoriali Sanitarie ed ai direttori delle Aziende sanitarie, la quale esplicitava che il provvedimento regionale sarebbe stato attuato attraverso la collaborazione tra AUSL e comuni, partendo dalla rete dei percorsi già esistenti e strutturati e con l’invito ai destinatari della stessa circolare a voler garantire la massima diffusione del provvedimento regionale.
Il Consigliere regionale del PDL riporta che il Comune di Parma avrebbe dapprima, nel mese di agosto, spontaneamente sollecitato all’AUSL un chiarimento per l’attuazione del provvedimento sul suo territorio, quindi avrebbe successivamente trasmesso alla stessa AUSL una proposta di linee guida per l’applicazione delle disposizioni della Delibera G. R. 1036 ricevendo a metà settembre come risposta dall’AUSL medesima che essa avrebbe fornito eventuali osservazioni sul documento proposto chiedendo che lo stesso nel frattempo fosse tenuto in sospeso.
Da allora, però, il Comune di Parma non ha più ricevuto alcun riscontro e quindi il provvedimento regionale di distribuzione gratuita dei farmaci di fascia C alle famiglie indigenti in vigore dal 1 agosto al 31 dicembre non ha ancora trovato applicazione sul territorio del Comune di Parma. Fatte queste considerazioni villani chiede alla Giunta regionale di sapere per quale motivo l’AUSL di Parma non ha ancora valutato la proposta del Comune di Parma per l’individuazione delle famiglie indigenti e se questo attendismo è dovuto alla volontà di risparmiare sulla spesa farmaceutica dello stesso ente sanitario territoriale a tutto discapito degli indigenti che si vedono privati di un beneficio deliberato a loro favore e quindi di un loro diritto.