“Troppi proclami e pochi fatti concreti: il piano vaccinale in Emilia-Romagna non sta funzionando”. È quanto ha dichiarato il vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega, Fabio Rainieri, in merito alla stato attuale delle vaccinazioni in Emilia-Romagna.
“Non c’è solo il problema della scarsità delle dosi a disposizione che riguarda tutta l’Italia, ci sono errori e lacune organizzative a livello regionale che mettono in difficoltà anche chi opera direttamente sui territori come gli annunci fatti con molta poca prudenza in primo luogo dal Presidente Bonaccini – ha proseguito il leghista – Le difficoltà organizzative sono sicuramente tante e grandi e questo va compreso, ma di certo non vengono risolte con i proclami dettati dalla sindrome da primi della classe di cui sono affetti gli amministratori regionali di sinistra di questa Regione. L’annuncio di Bonaccini che da lunedì sarebbero partite le prenotazioni per le vaccinazioni ad insegnanti e disabili senza che per quel giorno fosse completata la complessa operazione organizzativa e i medici di medicina generale, coinvolti nella stessa, avessero ricevuto chiare indicazioni su come comportarsi, ha creato solo un’enorme confusione. La partenza avviata al rallentatore con la possibilità per gli operatori scolastici di dare la disponibilità di essere vaccinati al proprio medico è stata una pezza sul buco che sa di farsa. Per i disabili, invece, ancora non si sa nulla e men che meno sono stati fugati i dubbi sull’utilizzo per essi del vaccino Astrazeneca che potrebbe essere incompatibile con alcune patologie”.