Si è tenuta al cimitero della Villetta questa mattina, nel giorno del 181° anniversario della morte, la cerimonia In Memoriam, dedicata a Niccolò Paganini e organizzata dalla -società dei concerti di Parma in apertura dell’edizione 2021 del Paganini Guitar Festival.
Il saluto istituzionale è stato accompagnato dall’esibizione del giovane e talentuoso musicista Saverio Fogliaro, e apre quattro intensi giorni di concerti, esposizioni, concorsi ed eventi collaterali, tutti nel segno di Paganini chitarrista.
Michele Guerra ha dichiarato: “Non è soltanto il dovere della memoria che ci porta qui, ma proprio il voler sottolineare come in questi anni il Paganini Guitar Festival è diventato un festival riconosciuto in città, capace di parlare alle diverse generazioni, di tenere alta la qualità e nello stesso tempo il dialogo a livello internazionale, con tanti musicisti e autori importanti, con tante culture musicali che ha saputo attraversare, ma soprattutto con i giovani. Credo che questa sia una sfida che le nostre istituzioni culturali devono portare avanti con sempre maggior convinzione, e non è una cosa scontata. Sappiamo che anche il pubblico giovane si può portare nei luoghi della cultura attraverso una programmazione che parli veramente a queste generazioni che sono presenti nella nostra vita sociale e culturale in maniera molto forte. In questa seconda parte di mandato, purtroppo così segnata dal Covid che ha fermato tante attività, abbiamo sentito molto forte la necessità di ricucire il rapporto e il dialogo intergenerazionale, e da molto tempo il Paganini Guitar Festival questa cosa la fa da sempre. Abbiamo ottenuto di recente anche di collegare questo festival agli altri della nostra città, che sono stati ben contenti di unirsi in questa direzione, ed è quindi il segno di una maturità acquisita e di una riconoscibilità sempre maggiore, come per Verdi e Toscanini. Non si tratta solo di brand, non si tratta solo di usare i nomi di questi artisti, ma attraverso il loro esempio di dare contemporaneità alla loro musica, ricerca e azione. Il ringraziamento che va alla Società dei Concerti è veramente sentito: so l’impegno che ci vuole per fare queste cose, e averle fatte in questi anni. Ora ripartiamo con eventi, inaugurazioni, numeri importantissimi: è il segno che tutti erano pronti, che Parma Capitale Italiana della Cultura è un progetto che prosegue e di cui vedremo l’eredità negli anni a venire”.
Davide Battistini, presidente Società dei Concerti, ha rimarcato: “Siamo davvero felici di poter celebrare questo momento così importante per la nostra Associazione e per la sua lunga storia, perché quest’anno diventa l’occasione del rilancio e della riapertura delle attività di spettacolo dal vivo, dopo il momento molto difficile che ha coinvolto il comparto della musica e dell’arte in generale. Non ci siamo mai fermati, ma niente può sostituire le emozioni che soltanto un concerto dal vivo può regalare. Ringraziamo dunque il Comune di Parma, l’Assessorato alla Cultura, la Casa della Musica e tutti i partner e gli sponsor del festival, che continuano a supportarne la produzione e l’organizzazione, anche in quest’edizione che ci ha messo di fronte a nuove sfide”.
Niccolò Paganini, discendente del musicista e presidente dell’Associazione Niccolò Paganini Parma, ha dichiarato: “Il legame di Niccolò Paganini con la nostra città è profondo: dai concerti alle fughe d’amore, ma soprattutto l’incarico avuto da Maria Luigia di riforma dell’orchestra, un progetto veramente grandioso per quell’epoca. E infine l’accoglimento della sepoltura, nonostante i numerosi divieti: è grazie al vescovo e all’amministrazione dell’epoca che Paganini può riposare in pace. Ringrazio a nome della mia famiglia e delle associazioni paganiniane la Società dei Concerti e le istituzioni che la sostengono, perché ogni anno portano avanti un festival di grande spessore. Mi auguro che da Parma possa partire un progetto che metta in rete le città paganiniane e i festival italiani ed europei, perché Paganini è stato uno straordiario veicolo di cultura”.
Giampaolo Bandini, direttore artistico Società dei Concerti, ha sottolineato: “Quando ventuno anni fa ho immaginato questo festival sono stato spinto dal desiderio di evidenziare questo lato molto intimo e caro a Niccolò Paganini, che era il suo rapporto con la chitarra, e crediamo in questi anni di essere riusciti a tracciare una strada che permette di conoscere Paganini da tutti i punti di vista: non solo un virtuoso, ma anche un grande poeta, un musicista sensibile, con una vena per la melodia e per il canto incredibilmente intensa e profonda. Questi anni ci hanno dato la conferma la chitarra per Paganini è stata una tappa fondamentale, e tutta la partecipazione, soprattutto dei giovani, al festival ce lo dimostra. Sarà un’edizione più sobria, per i motivi che tutti sappiamo, ma non per questo meno significativa e intensa. Toccheremo i tre grandi luoghi simbolo della musica a Parma: il Teatro Farnese, la Casa della Musica e il Teatro Regio, abbinando la musica di Paganini a quella di Piazzolla, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. Sono due figure lontane nel tempo e nello spazio ma in realtà molto simili: due virtuosi, ma anche due compositori che nelle fasi iniziali scrivevano per loro stessi, per il proprio piacere. Punti in comune che verranno messi in luce durante questa edizione del Paganini Guitar Festival. Ringrazio tutte le istituzioni che sostengono il festival, e il pubblico che parteciperà agli eventi dei prossimi giorni, e accolgo la proposta di Nicolò di rilanciare il progetto di mettere in rete le città paganiniane, con Parma come motore di questa iniziativa, perché Paganini è stato, prima di molti altri, un vero cittadino d’Europa”.