
20/02/2012
h.11.00
Gianluca Musacci è arrivato in punta di piedi poco meno di un anno fa e con il lavoro e la fatica è riuscito a ritagliarsi un posto importante all’interno della rosa.
Dopo la riconferma stila un bilancio della sua prima stagione in gialloblu: “Sicuramente il bilancio è positivo, come ho già detto più volte sono arrivato come settimo o ottavo centrocampista e pian piano mi sono ritagliato il mio spazio. Mi sono trovato molto bene e quest’anno cercherò di ripetermi e migliorarmi”. Con mister Donadoni hai avuto alti e bassi, con belle prestazioni e con partite dove non hai giocato: “Le volte che sono sceso in campo me le sono meritate in allenamento, ero in forma. Quando non ho giocato è perchè altri giocatori, come per esempio Valdes, lo meritavano più di me”.
Proprio Valdes ha fatto una bella stagione, ma inizia ad avere una certa età. Anche grazie a questo speri di avere le tue occasioni?: “Credo che se darò sempre il 100% anche io avrò le mie carte da giocarmi, a prescindere da quello che faranno gli altri”. Cosa ti ha dato a livello tattico, fisico e tecnico un anno di serie A: “La grossa differenza è a livello fisico, i ritmi sono molto più alti che quelli della serie B. Non nego che in qualche partita sono arrivato nel finale a corto di fiato. Quest’anno dovrò cercare di migliorarmi sulla tenuta di tutti e novanta i minuti con una gamba diversa dall’anno scorso”.
A che giocatore ti ispiri e a chi vorresti avvicinarti a livello di gioco?: “Nel mio ruolo non posso non citare Pirlo, in questa posizione credo sia il migliore al mondo. E’ un modello difficile da raggiungere ma bisogna sempre ambire in alto”. Come trovi per ora il ritiro qui a Levico?: “L’anno scorso ero in ritiro con l’Empoli ma il mister sta facendo molto lavoro in campo, il fondo l’abbiamo fatto in parte in Sardegna e il resto credo lo faremo nei prossimi gironi. E’ una preparazione dove ci stiamo trovando tutti bene”.
L’anno scorso al tuo arrivo tutti ti chiamavano il ‘giovane’ Musacci, dopo un anno con il Parma cambierà qualcosa?: “Di sicuro non mi chiameranno più ‘giovane’ anche perchè quest’anno farò 26 anni – ride il centrocampista toscano – Dopo l’anno scorso mi sento più esperto, mi trovo bene e mi sento parte integrante di questo gruppo quindi io per primo mi sento meno giovane”. C’è qualche aspetto in particolare dove ti senti maturato rispetto al tuo arrivo?: “Sicuramente il fatto di aver giocato molte partite importanti come quelle con Milan, Juve o Napoli ha contribuito alla mia crescita, soprattutto sotto l’aspetto dell’esperienza”. Se ti capiterà di segnare sarà una rete importante e con dedica: “Si, tra due mesi nascerà mia figlia qundi il primo gol sarà sicuramente dedicato a lei”.
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