
29/12/2012
h.18.10
Appuntamento allo storico circolo Aquila Longhi, nel cuore dell’Oltretorrente, per alcuni dei tanti amministratoti locali a sostegno della candidatura di Giuseppe Romanini alle primarie del 30 dicembre. “La mia è una candidatura nata dal territorio, dall’ascolto delle comunità e degli amministratori, un progetto collettivo che intende portare Parma in Parlamento, recuperando la logica dei collegi, dove ogni cittadino può vedere nel proprio rappresentante a Roma un punto di riferimento ed aspettarsi risposte concrete”, ha detto Romanini.
I Sindaci e gli amministratori hanno affidato a “Beppe” impegni precisi a favore della nostra provincia, come quello di un’Imu più equa che rimanga interamente nelle casse dei Comuni per poter mantenere e ampliare servizi essenziali rivolti alle famiglie e ai nostri anziani e la revisione del Patto di Stabilità.
Una misura, questa, che potrebbe liberare ingentissime risorse da destinare alla ripresa dell’economia locale, facendo da volano e ossigeno per il sistema delle piccole e medie imprese.
Impegni che Romanini fa suoi richiamando l’attenzione ad una maggiore sobrietà anche in Parlamento: “In un momento di crisi come quello che stiamo tutti vivendo, la classe politica deve dare l’esempio. Senza scadere nei toni demagogici, ho presentato ai cittadini e alle cittadine di Parma e provincia una proposta articolata in 5 punti: ridurre tra il 30% e il 50% l’emolumento dei parlamentari (equiparandolo a quello di un Sindaco), cancellare il vitalizio, rendicontare obbligatoriamente le spese sostenute per i collaboratori e quelle di missione e, infine, la riduzione del numero dei parlamentari, trasformando il Senato in Camera delle Regioni.