
Svolta nelle indagini per i fatti del 13 dicembre. I Carabinieri di Parma, supportati da quelli della provincia di Brescia, hanno permesso di rintracciare i due malviventi e di recuperare l’intera somma di denaro che verrà quanto prima riconsegnata all’imprenditore.
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Settimane fa, un imprenditore di Brescia è stato contattato telefonicamente da un soggetto che gli ha proposto l’acquisto di uno stock di materiale pertinente alla sua attività. Intrigato dall’offerta e dal prezzo competitivo, l’imprenditore ha accettato di incontrare il venditore per verificare la merce e concludere l’affare. L’appuntamento è stato fissato per la mattinata del 13 dicembre a Parma.
All’arrivo sul luogo concordato, l’imprenditore ha trovato ad attenderlo due uomini. Inizialmente, tutto sembrava procedere normalmente; tuttavia, i due soggetti hanno iniziato a manifestare comportamenti sospetti. Con una scusa ben congegnata, hanno convinto l’imprenditore a mostrargli il denaro che aveva portato con sé, sostenendo la necessità di verificarne la genuinità. Nonostante qualche esitazione iniziale, l’imprenditore ha ceduto e ha consegnato una busta contenente 15.000 euro in contanti a uno dei due uomini.
In un attimo, uno dei malviventi ha afferrato il denaro e si è dato alla fuga, mentre l’altro complice ha cercato di distrarre l’imprenditore. Quest’ultimo, resosi conto dell’inganno, ha tentato di rincorrere il ladro. Nel frattempo, il secondo uomo si è allontanato per recuperare un’auto, una “giulietta bianca”, in attesa dietro ad un edificio presente nella zona dell’ex salamini.
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Nonostante la situazione disperata, l’imprenditore non si è arreso e ha inseguito il ladro fino alla vettura. Con grande determinazione, si è aggrappato alla portiera posteriore sinistra della giulietta, rimasta semiaperta. Tuttavia, la macchina ha iniziato a muoversi rapidamente a zig zag, trascinando l’uomo che si trovava ancora attaccato alla portiera. Immagini divenute poi virali perché riprese da un automobilista.
La situazione ha preso una piega drammatica quando il conducente della giulietta ha fatto dei movimenti particolari che hanno indotto l’imprenditore a ritenere che fosse armato. Di fronte a questa minaccia, l’uomo ha dovuto mollare la presa e lasciare che i due fuggitivi scappassero con il denaro.
Le acrobazie dell’imprenditore, in quei momenti concitati, non sono di certo passate inosservate agli automobilisti che in quel momento stavano percorrendo quella strada, infatti al centralino del 112 sono arrivate decine di chiamate da diversi utenti della strada che segnalavano la scena da “film di Hollywood”.
I carabinieri hanno pertanto risposto con l’invio di diverse pattuglie che hanno preso contatti con la vittima ed alcuni testimoni mettendo a setaccio la zona al fine di ricercare il veicolo in fuga.
L’imprenditore, medicato all’ospedale per le lievi ferite riportate, ha immediatamente sporto denuncia fornendo particolari che hanno permesso ai carabinieri di strada delle Fonderie di mettersi sulle tracce degli autori dei fatti, di cui avevano raccolto una descrizione molto particolareggiata.
I Carabinieri, quindi senza perdere tempo, hanno visionato i filmati registrati dalle videocamere di sorveglianza urbana, individuando la targa di una “giulietta bianca” che combaciava perfettamente con quella dell’auto sospetta.
A dare la conferma ai Carabinieri di essere sulla pista giusta, è stato il risultato scaturito da una prima ricerca in banca dati che associava l’auto a pregresse recenti vicende con analogo modus operandi verificatesi in altre province.
L’attività d’indagine condotta ha permesso ai Carabinieri della Compagnia di Parma di ricostruire il percorso dell’auto in fuga utilizzata dai malviventi riuscendo a localizzarla in territorio bresciano.
Con il supporto dei colleghi di Brescia è stato svolto un servizio di osservazione che ha consentito ai militari di riconoscere e rintracciare i due responsabili della rapina all’interno di un appartamento della zona del “Lago di Garda” dove venivano anche recuperati tutti i 15.000 euro sottratti.
Al termine degli accertamenti, riscontrate le informazioni testimoniali, sulla scorta degli elementi probatori acquisiti, fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva, il 40enne ed il 50enne, entrambi con a carico segnalazioni di polizia per reati della stessa specie, sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma perché ritenuti responsabili del reato di rapina in concorso.
Comando Provinciale Carabinieri di Parma