Sala Baganza, vendono “ponteggio industriale” ma è una truffa: denunciate due donne

SMA MODENA
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Un 54enne straniero paga 300 euro come acconto per l’acquisto di un ponteggio industriale trovato su internet. I Carabinieri della Stazione di Sala Baganza, a seguito delle indagini, denunciano le due presunte responsabili.

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Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Sala Baganza hanno concluso una complessa investigazione che, sulla base degli elementi raccolti e fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva, ha portato alla denuncia due donne italiane di 23 e 26 anni ritenute le presunte responsabili di una truffa on-line.

Secondo quanto ricostruito, alcuni mesi fa, un 54enne straniero residente a Felino, navigando su internet si è imbattuto in un annuncio per la vendita di un “ponteggio industriale con ruote alto 6,50 mt” ad un prezzo assolutamente concorrenziale.

L’internauta, che svolge attività artigianali per professione, fortemente interessato all’acquisto dato il prezzo concorrenziale, ha contattato l’inserzionista con il quale dopo essersi scambiati il numero di telefono, ha iniziato una conversazione tramite WhatsApp, proseguita anche a voce. Durante queste comunicazioni, hanno concordato il prezzo, le modalità di pagamento, che l’inserzionista ha richiesto tramite bonifico istantaneo a favore di una Postepay.

Il giorno successivo, il 54enne ha eseguito il bonifico per l’importo pattuito di 300 euro a titolo di acconto per riservarsi l’ultimo articolo disponibile. Nella stessa data ha ricontattato la venditrice e ha concordato per una data precisa, il ritiro di persona del ponteggio che sarebbe dovuto avvenire fuori provincia e dove, contestualmente, avrebbe anche dovuto pagare i restanti 400 euro a titolo di saldo finale.

All’appuntamento fissato per il ritiro del ponteggio il 54enne non ha trovato nessuno ad attenderlo, dopo aver provato numerose volte a contattare telefonicamente l’inserzionista, l’utenza cellulare è sempre risultata spenta.

Ormai certo di essere caduto vittima di una truffa ben orchestrata, si è rivolto ai Carabinieri di Sala Baganza dove ha sporto querela, allegando le evidenze di pagamento e fornendo i numeri di cellulare usati durante i contatti telefonici con la venditrice.

I Carabinieri, nel corso delle indagini, hanno seguito il flusso del denaro movimentato, riuscendo a rintracciare gli intestatari telefonici e gli account postali utilizzati per il trasferimento dei soldi che hanno permesso di identificare due donne di 23 e 26 anni, entrambe già gravate da vicende di polizia per fatti analoghi.

A conclusione degli accertamenti svolti, acquisiti tutti i necessari riscontri probatori, per le due donne residenti fuori provincia, è scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma.

È obbligo rilevare che le odierne indagate sono allo stato, solamente indiziate di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

Comando Provinciale Carabinieri di Parma