Sciolta la seduta del Consiglio

SMA MODENA
lombatti_mar24

28/06/2011
h.17.50

Il Consiglio comunale di oggi è stato sciolto alle 16.30 per l’assenza del numero legale. Mancavano nove consiglieri della maggioranza che in una conferenza stampa improvvistata hanno dichiarato di sostenere la Giunta e di essere solo arrivati in ritardo.
Gli esponenti dell’Udc hanno dichiarato invece che fonderanno un gruppo autonomo e sosterranno la maggioranza solo se Frateschi si dimetterà.
Intanto circa 400 persone si sono radunate sotto i Portci del Grano come venerdì scorso sempre per chiedere le dimissioni del sindaco.
In segno di protesta i giovani della Sinistra Studentesca hanno portato delle rose accompagnate da cartelli con scritto: “Le rose che avete rubato voi ve le regaliamo noi!”.

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29/06/2011

L’assenza di numerosi Consiglieri di maggioranza ha reso impossibile lo svolgimento dell’odierna seduta di Consiglio comunale. E’ questa palese dimostrazione che i primi a non raccogliere il tardivo e disperato appello del Sindaco sono stati i Consiglieri di maggioranza. Del resto le avvisaglie di quel che è avvenuto si percepivano già dalla lettura del comunicato di Parma Civica. La percezione ormai tanto diffusa in Città ha coinvolto anche Consiglieri che fino ad ora si erano sacrificati con arrendevolezza. Ne prenda finalmente atto il Sindaco e tragga le uniche conclusioni possibili. Si dimetta subito se vuole attenuare il “disastro” che incombe sulla Città.
Invocare oggi, a tempo scaduto e dopo la evidente presa di distanza del suo movimento civico che, in questi quattro anni, l’ha sostenuto acriticamente, costituisce disperato tentativo proteso più al coinvolgimento delle opposizioni in altrui responsabilità che a proporre una chiara azione comune nell’interesse della nostra collettività.
C’è stato il tempo e ci sono state le occasioni per instaurare un dialogo costruttivo cui le opposizioni mai si sono sottratte. Addirittura proprio dalle opposizioni sono venute proposte di collaborazione nell’interesse della nostra collettività che, purtroppo, mai hanno trovato positivo riscontro.
Si rendano conto Sindaco e Giunta, che già ha perso pezzi e fiducia nella maggioranza che la sostiene, che solo una svolta radicale rispetto alle politiche finora praticate potrebbe determinare quell’aria nuova idonea a favorire, anche se solo sul piano istituzionale, collaborazioni finalizzate a contenere ulteriori gravi danni oltre a quelli già prodotti da chi ha governato la Città in questi quattro anni. Oggi è d’obbligo rendere la fotografia reale dello stato di salute delle Società partecipate e del Comune quale premessa indispensabile alla ricerca di qualsiasi richiesta di collaborazione istituzionale.

Marco Ablondi
Gruppo P.R.C.